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Venice Blue Flag 2023: accordo per ridurre le emissioni delle navi da crociera

Fase di ripresa del traffico passeggeri con 15 accosti previsti anche in rada. Impegno all'uso di combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in navigazione, in area terminal e in ogni fase di manovra nei porti di Venezia e Chioggia

Venerdì a Ca’ Farsetti firmato l'accordo Venice Blue Flag 2023 per ridurre l’impatto di emissioni in atmosfera da parte delle navi da crociera che arrivano e ormeggiano nei porti della laguna di Venezia e di Chioggia. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, l’assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia, Serena De Perini, il comandante della Capitaneria di porto di Venezia, Piero Pellizzari, il comandante della Capitaneria di porto di Chioggia, Dario Riccobene, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Fulvio Lino Di Blasio, il presidente di Venezia terminal passeggeri, Fabrizio Spagna, e gli agenti delle compagnie crocieristiche.

«Grazie all’impegno delle 33 compagnie crocieristiche - ha esordito l’assessore De Martin – non di un obbligo si tratta, quindi siamo onorati di rinnovare questo accordo per la salvaguardia del territorio. A differenza che in passato, quando si faceva riferimento solo a un periodo di alcuni mesi legati alla stagione turistica, da alcuni anni la durata del patto che firmiamo è annuale. E nell’arco di questo anno, oltre alle attuali 33 compagnie firmatarie, altre potranno aderire. La crocieristica è un’attività economica fondamentale – ha continuato l’assessore – ma è necessario rispettare il delicato ecosistema della laguna e la fragilità e la bellezza delle città. Su questo fronte la tecnologia ci sarà sempre più di supporto e, lo vediamo, la transizione energetica è già un dato di fatto ma, allo stesso tempo, grazie anche alla sottoscrizione del Blue Flag le compagnie si impegnano a educare i passeggeri al rispetto delle città. Credo che definire con il governo, in tempi rapidi, il futuro dei porti di Venezia e Chioggia sia strategico dal punto di vista economico, infrastrutturale e della tutela ambientale».

L’accordo, dallo scorso anno, assume maggiore rilievo viste le limitazioni al traffico crocieristico nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca. Il documento sottoscritto per la prima volta nel 2007 è stato ratificato nel 2008, 2009, 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2021 e nel 2022. In base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile che abbia tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa al momento dell’ormeggio, durante la navigazione prima dell’ingresso in area terminal e in ogni fase di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia, Marghera e Chioggia; stesso impegno assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.

«L’accordo Blue Flag sottoscritto – ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Di Blasio – estende il perimetro dell’intesa al porto di Chioggia dove, ormai da un anno, stiamo valorizzando una nicchia importante del traffico crocieristico che si concentra sul segmento lusso. La collaborazione con Venezia e Chioggia, le rispettive Capitanerie, le compagnie di navigazione e gli agenti marittimi ci ha permesso di chiudere un accordo che mira a migliorare l’eco-sostenibilità del comparto. Gli obiettivi del Blue Flag sono coerenti con la politica dell’Autorità e della struttura commissariale che intende dare soluzione ai flussi crocieristici sulla base delle indicazioni governative, ma che si pone anche l’obiettivo di strutturare una nuova modalità di fruizione turistica della laguna, più attenta alle esigenze locali e focalizzata sul valore aggiunto delle destinazioni, dove le forze produttive del territorio e le istituzioni culturali saranno sempre più coinvolte per creare nuovo valore e occupazione di qualità».

«Dopo quella che ha sancito l’arrivo delle crociere a Chioggia – ha aggiunto il sindaco di Chioggia Armelao – questa è la firma sul tema delle navi da turismo che mi stava più a cuore. Perché così come è fondamentale tutelare e promuovere gli importanti aspetti ricettivi ed economici legati al crocierismo, altrettanto è proteggere l’ambiente. Quello che circonda Chioggia, come tutta la laguna veneta, è un ecosistema delicato, basti pensare alle nostre Tegnue, la cosiddetta barriera corallina che si trova sui fondali antistanti Chioggia. L’adozione di buone pratiche, come questo accordo, rende possibile un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente, del territorio e della tipicità».

Tra le novità, l’accordo quest’anno prevede che le compagnie di navigazione si impegnano a fornire ai croceristi in visita alle città di Venezia e Chioggia, materiali plastic free al fine di ridurre la dispersione della plastica. «Un tassello importante sulla strada di una maggior consapevole tutela ambientale delle acque della laguna – hanno precisato i comandanti delle Capitanerie Pellizzari e Riccobene – Già dal 2022 è divenuta realtà la possibilità di istituire approdi diffusi nel porto di Marghera, a cui si aggiunge oggi Chioggia, capaci di accogliere nuovamente le navi da crociera nella laguna con provvedimenti a tutela della sicurezza della navigazione e della security portuale. Nell’attuale fase di ripresa del movimento crocieristico, con una programmazione di 15 accosti di navi da crociera anche in rada, l’aver sostenuto il principio di anticipare al momento dell’entrata nell’area "vessel traffic service" (per la sicurezza del traffico marittimo) il cambio del combustibile rappresenta una scelta vincente».

 
 

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