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Al via la prima comunità energetica rinnovabile solidale a Mirano

Il Comune: «Entro la fine di aprile la Cers sarà formalmente costituita»

Giovedì scorso il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, e l’assessore alle Politiche per la transizione energetica, comunità energetiche e sportello energia, Francesco Venturini, hanno sottoscritto, in rappresentanza del Comune la lettera d’intenti per costituire la prima comunità energetica rinnovabile solidale (Cers) della città, unitamente ai tredici soci fondatori: Ipab Mariutto, Federconsumatori Mestre, Circolo Legambiente del Miranese, Mirano Nuoto, Acli Coop, Cna Miranese, Parrocchie di Vetrego e San Leopoldo, Confapi, Confcommercio oltre ad alcuni privati e imprese (Cast Group srl e Autocarrozzeria Antonello srl). Entro la fine di aprile la Cers sarà formalmente costituita.

La “comunità energetica” è un’associazione costituita da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili che sarà auto consumata tramite un modello di condivisione locale. La Cers è una nuova figura giuridica con capacità di investire per realizzare un impianto di produzione di sua proprietà, che permette di consumare l’energia prodotta anche a coloro che non dispongono di impianti.

«In questi mesi – dice l’assessore Venturini – abbiamo delineato il modello di Cers e coinvolto diverse categorie. Questo ha portato alla condivisione del progetto coi primi soci fondatori che hanno firmato la lettera di impegno a costituire formalmente in tempi rapidi la comunità energetica di Mirano. Da oggi inizia anche il percorso per la costituzione della seconda Cers che coinvolgerà in particolare le frazioni.

«Siamo particolarmente orgogliosi – afferma il sindaco Baggio - di aver coinvolto in questo primo progetto l’Ipab Mariutto, un’istituzione molto importante del territorio che è in particolare difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici e che otterrà grandi risparmi. Abbiamo deciso che una parte degli incentivi che saranno erogati vengano destinati allo sviluppo di progetti sociali». Potranno far parte della comunità anche i consumer, coloro che non sono in grado di dotarsi di un sistema fotovoltaico, ma che intendono partecipare ai vantaggi della formula comunitaria.

Le finalità alla base della Cers di Mirano saranno:

·                la lotta allo spreco energetico;

·                la condivisione di energia a prezzi vantaggiosi, infatti a una maggiore autosufficienza energetica consegue un notevole abbattimento dei costi in bolletta;

·                la possibilità di ridurre notevolmente le emissioni di Co2;

·                il sostegno di iniziative sociali tramite i benefici economici che produrrà la comunità

La creazione di comunità energetiche è una nuova tendenza in rapida crescita Europa. Si stima che, entro il 2050, 264 milioni di cittadini europei si uniranno al mercato energetico come, appunto, dei “prosumer” e genereranno il 45% circa dell’elettricità rinnovabile complessiva delle comunità.

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