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Green Lido

Il fraticello torna a San Nicolò: esemplari attirati dal modello in 3D dei volontari

Dopo almeno 8 anni che la specie non nidificava più sulle spiagge del Lido si è formata una colonia di 20 coppie. Un risultato incredibile, unica speranza per la conservazione del fratino

C'è il fratino e c'è il fraticello. O per meglio dire, c'erano. Con il passare del tempo queste specie di volatili sono diventate sempre più rare sulle spiagge del Lido, e il tentativo di tornare a vederle nidificare nel nostro territorio ha impegnato molto i volontari della Lipu. Questa volta con un lieto fine.

Proteggere i piccoli del fratino

Dopo essere riusciti a trovare una soluzione alla predazione delle uova di fratino da parte di cornacchie e gazze, proteggendo i nidi con box di rete, i volontari della Lipu si sono trovati, negli ultimi anni, a dover affrontare un problema ancora più difficile: la scomparsa dei pulcini. Gazze e cornacchie, assenti negli anni ’90, sono oggi numerose e abilissime nel trovare e divorare i preziosi pulcini di questa specie in estinzione. Inoltre, il continuo passaggio di persone in riva al mare impedisce ai piccoli di alimentarsi in battigia. Per questo il loro destino spesso è quello di morire di fame. L’anno scorso neppure uno dei 43 pulcini nati è sopravvissuto. 

Che il fraticello ci aiuti

Tecnici e volontari della Lipu veneziana, gruppo di studio leader su scala nazionale, hanno studiato tre soluzioni e hanno avviato la sperimentazione della prima. L’idea è un classico esempio di “lotta biologica”, e consiste nell’attirare, sulla spiaggia di San Nicolò, un’altra specie che aiuti il fratino: il fraticello (Sternula albifrons). A differenza del fratino, il fraticello nidifica in colonie e attacca in stormo le minacciose cornacchie, mettendole in fuga. La presenza dei fraticelli aiuta quindi i fratini, che accorrono a nidificare nelle loro vicinanze. Il fraticello però non nidifica ovunque, solo sui tratti di spiaggia con molte conchiglie e non troppo disturbati da persone e soprattutto da cani.

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Fraticello maschio che porta un pesce alla femmina in cova

Le aree più idonee individuate per l’esperimento sono risultate il tratto di spiaggia compreso tra il Pachuka e il Paradise, e l’area naturalistica della Marina Militare: con il consenso dei concessionari, le aree sono state allora innanzitutto recintate, per proteggerle dalle persone e dai cani. Attirare i fraticelli e convincerli a nidificare dove si vuole non è però per niente facile. Gli ornitologi della Lipu hanno trovato la soluzione posizionando dei finti fraticelli che fungessero da richiamo. I finti fraticelli sono stati realizzati dai volontari scolpendo un primo fraticello in legno dal quale, mediante modello 3D e stampa 3D, realizzata grazie alla donazione ricevuta da un sostenitore dell’idea, hanno ricavato 10 copie che hanno poi dipinto. 

Il ritorno dei nidi

Il risultato è stato così perfetto che appena pochi minuti dopo averli posizionati sulla sabbia, nell’incredulità degli stessi volontari, i primi fraticelli hanno cominciato a posarsi accanto agli stampi. In pochi giorni hanno cominciato a scavare le buchette nido e a deporre le prime uova. L’esperimento ha funzionato e oggi, dopo almeno 8 anni che la specie non nidificava più sulle spiagge del Lido, a San Nicolò si è formata una colonia di fraticelli composta da una ventina di coppie. Un risultato incredibile che arriva a coronare un lavoro scientifico e uno sforzo di volontariato che durano da anni, e che porta un po’ di speranza per la futura conservazione del fratino sulle spiagge del Lido.

La beccaccia

Accanto ai fraticelli sta nidificando, per la prima volta in assoluto sulla spiaggia del Lido, anche la beccaccia di mare (Haematopus ostralegus). Questa specie spettacolare, ma diffidente, ha potuto nidificare solo grazie alla realizzazione dei recinti che la mettono al sicuro dai cani che, quotidianamente, e malgrado le ordinanze comunali e i decreti della giunta regionale del Veneto, vengono lasciati liberi di correre e inseguire gli uccelli sulla spiaggia.

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Beccaccia di mare allarmata da un fotografo

Salva l'oasi ma si raccomanda il rispetto

La salvezza e la ricomposizione della riserva naturale si deve anche alla sinergia tra i volontari della Lipu e gli operatori dei concessionari balneari locali, sia privati che forze armate. Il clima di collaborazione che si è andato a formare a San Nicolò può pertanto certamente fungere da esempio per il modello di sostenibilità ambientale promosso, anche di recente, da Proloco Lido di Venezia e Pellestrina, Consorzio Venezia e il suo Lido, e Comune di Venezia, nell’ambito del progetto Green Lido, che si prefigge il rilancio dell’isola puntando sul turismo sostenibile, sulla protezione e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, che caratterizza e rende unico il territorio del Lido di Venezia. A tutti si accomanda un comportamento rispettoso della fauna e in particolare di non avvicinarsi ai recinti o entrarvi per fotografare gli uccelli. Il disturbo potrebbe infatti facilmente vanificare gli sforzi e portare all’abbandono della colonia.

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