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Grandi navi fuori dalla laguna? "Turisti trasbordati su motonavi a impatto zero"

Il prototipo dell'imbarcazione proposta dai fautori del progetto Venis Cruise 2.0 alla bocca del Lido verrà presentato lunedì a Venezia

La partita si gioca su più tavoli, perché non esistono solo il canale Contorta e il Vittorio Emanuele sul fronte delle grandi navi. All'esame del ministero ci sono anche progetti alternativi che continuano a essere analizzati e, alla bisogna, migliorati. E' il caso del Venis Cruise 2.0, ossia della piattaforma offshore all'esterno della bocca di porto del Lido di Venezia che punta a estromettere in toto le grandi navi dalla laguna, con un occhio anche ai costi. Parte delle infrastrutture rimovibili del cantiere del Mose, infatti, i proponenti vogliono sfruttarle per la nuova infrastruttura, che si dovrebbe caratterizzare per sostenibilità e costi "concorrenziali" rispetto perlomeno allo scavo del Contorta-Sant'Angelo. 

Le novità sul progetto verranno presentati nel tardo pomeriggio di lunedì, alle 18, alla Scoletta dei Calegheri, dove le aziende proponenti, la Duferco Sviluppo srl e la DP Consulting, spiegheranno ai cittadini le caratteristiche della piattaforma e a che punto ci si trova della Valutazione di impatto ambientale in corso al ministero dell'Ambiente, in vista anche dei pareri che dovranno essere espressi anche dalla Regione e dai Comuni di Venezia e Cavallino-Treporti, interessati entrambi dal progetto. Per questo motivo all'incontro sono stati invitati anche il primo cittadino del capoluogo lagunare Luigi Brugnaro, alfiere invece dello scavo del Vittorio Emanuale, e di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto. 

Gli organizzatori sottolineano che saranno presentati anche gli aggiornamenti alla proposta originaria, oltre che i risultati delle prove di simulazione delle manovre di ingresso e uscita delle navi da crociera rispetto al nuovo terminal, che hanno ottenuto il nulla osta della capitaneria di porto di Venezia. Le novità risiedono anche nella fase successiva all'attracco della grande nave: per raggiungere la Marittima, infatti, è stato messo a punto il prototipo di una motonave a basso impatto ambientale che servirà per il trasbordo dei passeggeri. Si tratta di un catamarano a doppio scafo che dalla bocca di porto del Lido alla Marittima impiegherà cinquanta minuti di tragitto. Potrà trasportare 1200 persone e sarà lungo 58 metri, con una propulsione ibrida a diesel e a batterie (che verranno utilizzate nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca per garantire un impatto inquinante praticamente nullo sull'ambiente lagunare). 

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