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Inquinamento, il triste primato del Veneto: quattro città tra le prime dieci

Legambiente ha diffuso il dossier "Mal'aria", Venezia è terza in tutt'Italia. L'ex assessore Gianfranco Bettin: "La città non ha potere, ostaggio in mani di altri"

Si è detto e ribadito: in Veneto l'aria è toppo inquinata, soffocata dallo smog causato dai mezzi di trasporto e dalle fabbriche. E ancora una volta Legambiente lancia l'allarme, stavolta diffondendo i risultati del dossier "Mal’aria": dati raccolti in tuta la penisola che non lasciano molto spazio al dibattito, e mostrano un livello di inquinamento atmosferico non più sostenibile, specialmente nelle grandi città.

La classifica che ne è risultata è emblematica: il Veneto la fa da padrone, con 4 città nei primi 10 posti. Venezia, Padova, Treviso e Vicenza occupano le posizioni dalla terza alla sesta, dietro soltanto a Frosinone e Parma. E in generale la situazione è nera: nel solo mese di gennaio 2015 già 32 capoluoghi di provincia hanno registrato oltre 10 giorni di superamento della soglia massima giornaliera consentita di PM.

Il dossier raccoglie tutti i dati registrati nel 2014 relativamente a polveri sottili, ozono e ossidi di azoto ottenute dalle centraline sparse nelle nostre città. In tutto il  Veneto addirittura il 92% delle centraline urbane ha superato il limite dei 35 giorni di sforamento consentiti dalla legge: solo a Belluno non ci sono stati superamenti.

Sulla questione interviene Gianfranco Bettin, ex assessore all'Ambiente del Comune di Venezia: parla del capoluogo come di una città senza potere nei temi ambientali, ostaggio di decisioni scellerate che vengono dalla volontà di amministratori che stanno più in alto. Da decenni, spiega, Venezia subisce l'aggressione inquinante, in particolare attraverso le emissioni da traffico o da scarichi industriali, di reti infrastrutturali e poli produttivi sui quali la città non ha voce in capitolo. L'ex assessore fa riferimento in particolare a autostrade e grosse arterie stradali, al pesante traffico intorno a Porto Marghera, agli scarichi aerei del "Marco Polo"; a ciò si aggiungono le emissioni delle attività produttive. Bettin conclude con un appello affinché la nuova legge speciale dia maggiori poteri decisionali alla città.

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