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Litorale: acqua inquinata alle foci di tre fiumi e coste sempre più erose

L'analisi di Goletta Verde, che ha raccolto campioni in 11 punti della costa veneta

I volontari di Goletta Verde anche quest'anno hanno analizzato la qualità delle acque in corrispondenza delle foci dei fiumi veneti. Di 11 punti monitorati, 3 hanno valori oltre i limiti di legge: la foce del fiume Sile a Cavallino Treporti e quella del Brenta in località Isola Verde (classificate come “inquinate"); e la foce dell’Adige a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, definita “fortemente inquinata”. Questi monitoraggi, spiega l’associazione, non sostituiscono i dati ufficiali dell'Arpa ma li integrano, individuando le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui: in particolare la presenza di batteri di origine fecale, che denota un inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione. I punti risultati entro i limiti di legge invece sono la bocca di porto Falconera a Caorle, la foce del Piave al Lido di Jesolo, lo sbocco della laguna sulla spiaggia della Brussa, la spiaggia presso piazza Marco Polo a Caorle, la Laguna del Mort a Eraclea e lo sbocco della laguna a Punta Sabbioni.

«La situazione generale delle acque del Veneto è complessivamente positiva, ma, come sempre, le foci dei fiumi rappresentano punti critici del nostro sistema depurativo. Dobbiamo lavorare per raggiungere gli standard che ci impone la Commissione europea sulla depurazione dei reflui, ed efficientare il sistema di depurazione delle acque», dichiara Maurizio Billotto, vice presidente Legambiente Veneto. Un altro dato che allarma è quello sull’erosione costiera: «Dall’inizio degli anni 2000 la situazione è costantemente peggiorata nonostante i numerosi interventi che si sono susseguiti, sia di ulteriori opere rigide, sia di importanti e ripetuti ripascimenti delle spiagge. Caorle è una delle zone più colpite dall’erosione insieme a Jesolo, Eraclea e Bibione. Gli ultimi dati regionali riportano la presenza di 52 km di tratti di litorale in erosione. Stiamo parlando del 37% del totale, con una perdita di arenile stimata in 870 mila metri quadrati. Il faro di Bibione, nel Comune di San Michele al Tagliamento, rappresenta un chiaro esempio di come l’erosione stia interessando il nostro territorio: si trova oggi a meno di 45 metri dal mare mentre 35 anni fa era a una distanza di 160 metri.».

I risultati sono stati presentati da Billotto assieme a Francesca Cugnata, responsabile di Goletta Verde, Luciano Striuli, sindaco di Caorle, Paolo Giandon, direttore regionale Ambiente, Fabio Strazzabosco di Arpav, la comandante della capitaneria di porto di Caorle, Maria Giovanna Girardi, e Alessandro Berton, presidente Unionmare Confturismo Veneto. Goletta Verde si avvale del sostegno dei suoi partner principali: Conou (consorzio per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, e Novamont, azienda del settore delle bioplastiche.

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