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Da Venezia a Parigi in bici: pazzo viaggio per l'ambiente e contro il terrorismo

Milleduecento chilometri per partecipare a un summit sui cambiamenti climatici: "Gli attacchi terroristici ci convincono ancor più delle nostre scelte"

Su due ruote fino a Parigi, tredici giorni e 1.200 chilometri da macinare spingendo sui pedali. È il "folle" progetto di Daniele Pernigotti e Claudio Bonato, in partenza domenica 22 novembre per il loro viaggio in bicicletta da Venezia alla capitale francese. Obiettivo: salvare l’ambiente e rispondere alla violenza terroristica con una iniziativa pacifica e green. Il traguardo è "COP21", conferenza mondiale sui cambiamenti climatici in cui sarà siglato un nuovo patto sul clima tramite lo stop alle emissioni di Co2 e un accordo internazionale sul riscaldamento globale. Il summit dura dodici giorni (30 novembre-11 dicembre) e fra le varie sedi dei lavori c'è lo Stade de France, teatro di uno degli attacchi terroristici del 13 novembre.

Daniele Pernigotti è climatologo e ideatore di Aequilibria, studio di consulenza ambientale con sede a Marghera. Insieme a lui partiranno altri sette amici (quasi tutti dello storico Pedale Veneziano), fra i quali Claudio Bonato, che con Pernigotti ha inventato ridewithus.eu. Sabato è previsto un prologo: alle 15 si svolgerà una breve pedalata da piazzale Roma a Mestre, con punto di arrivo al bike bar "RuotaLiberaTutti" di via Giustizia. Qui, alle 17.30, si terrà un incontro pubblico con gli interventi di Filippo Giorgi (responsabile Unità di Fisica terrestre al Centro Internazionale di Fisica Teorica Trieste), Stella Bianchi (membro Commissione Ambiente nella Camera dei Deputati), Alberto Cresti (referente Fiab e banca Eticaper le pratiche di sostenibilità ambientale di Venezia). "Pedalare sul Ponte della Libertà - fa notare Fiab Mestre - ancora una volta sarà l’occasione per sottolineare quanto sia pericoloso percorrere il ponte in bicicletta e quanto sia necessario il completamento della ciclabile per il collegamento in sicurezza tra Venezia e Mestre".

Il giorno dopo si parte alla volta della Francia: un tour lungo tredici tappe, che da Marghera si dirige verso Borgo Valsugana, Bolzano, Glorenza, Landeck, Bludenz, Kostanz, Blumberg, Freiburg, Strasburgo, Nancy, Vitry-le-Francois, Provins e infine Parigi, il 4 dicembre. In mezzo ci sono due passi da scalare, tanti chilometri e sempre qualcuno ad attendere i nostri eroi. Chiunque può unirsi e pedalare insieme a loro anche solo per pochi chilometri. Il piano naturalmente era già pronto prima degli attacchi terroristici, e Daniele e Claudio hanno deciso con convinzione di andare avanti: "Quanto successo a Parigi è terribile e sconvolgente - hanno spiegato - Un'azione di guerra del terrore, finalizzata a cambiare le nostre abitudini e a farci rinunciare a ciò che ci piace e in cui crediamo. L'unica risposta possibile dei cittadini è quella di continuare a vivere la propria normalità. Per questo abbiamo deciso di non cambiare programma e domenica prossima saliremo sulle nostre selle e inizieremo a pedalare in direzione di Parigi".

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