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Più passeggeri scelgono i mezzi pubblici a Venezia. Ma nel resto d'Italia il dato è in calo

In laguna le persone che ne usufruiscono sono aumentate del 10,5%, in controtendenza rispetto alla media nazionale. Sono i dati di Continental riferiti al periodo 2008-2013

Se viaggiare sui mezzi pubblici ha effetti benefici sull'ambiente, non c'è tanto da stare allegri: tra il 2008 e il 2013 a livello nazionale c'è stato un calo dell'11,9% dei passeggeri, che significa più auto e più inquinamento. Va meglio a Venezia, dove nello stesso periodo gli utenti del trasporto pubblico locale sono aumentati del 10,5%. Anche a Verona si registra un miglioramento (5,1%), mentre a Vicenza, Belluno, Treviso, Padova e Rovigo i passeggeri del Tpl sono diminuiti, rispettivamente, del 15,2%, del 30,7%, del 10%, del 10,5% e del 25,6%. In tutta Italia i passeggeri annui nei comuni capoluogo di provincia sono passati da 3 miliardi e 835 milioni a 3 miliardi e 379 milioni: in sei anni, quindi, vi è stata una perdita di 456 milioni di passeggeri, equivalenti, come detto, ad un calo dell’11,9%.

Questi dati emergono da un’elaborazione del centro ricerche Continental Autocarro su dati Istat. Alla base di questa diminuzione vi sono diverse cause, due di particolare importanza: il fatto che i mezzi utilizzati sono obsoleti e tra l’altro inquinanti (l’età media degli autobus utilizzati per i trasporti urbani in Italia è di 13 anni, contro una media europea di 7 anni) e il fatto che, soprattutto nei comuni più grandi, l’attesa di un mezzo pubblico a volte può prolungarsi ben oltre i tempi previsti. L’alternativa all’uso di mezzi pubblici è l’uso di mezzi privati, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico.

“Per avere un’inversione di tendenza e riconvertire all’uso di mezzi pubblici chi negli anni scorsi è passato ad usare mezzi privati, bisognerebbe dare inizio ad un ricambio generazionale dei mezzi utilizzati ed allo stesso tempo dimostrare una maggiore attenzione nei confronti delle necessità dei passeggeri”, sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT. “È necessario cambiare approccio alla gestione dei trasporti, ponendo al centro dell’attenzione le reali necessità dei consumatori finali a cui i servizi di trasporto sono dedicati. L’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere il trasporto pubblico non solo più efficiente e più sostenibile, ma anche più umano, e quindi più vicino alle esigenze dei passeggeri. Per fare questo un importante aiuto può essere dato dalla componentistica, che non è una parte minoritaria del servizio offerto ai clienti, ed anzi concorre in maniera determinante a rendere la mobilità più efficiente, più sostenibile, più sicura e più umana”. La ricerca ha infine messo in evidenza i comuni in cui i passeggeri del Tpl sono aumentati. Fra questo comuni spiccano Frosinone (+66,6%), Andria (+54,9%) e Crotone (+49,6%).

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