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Le startup del futuro partono da Dolo: al via TLab, in associazione con Ca' Foscari

Un progetto finanziato dall’Ue per il programma di Cooperazione Territoriale Italia-Slovenia 2007-2013 attuato e promosso nel veneto dalla Fondazione dell'ateneo

Mercoledì, nella sala consiliare del Comune di Dolo, si è tenuto l’evento TLab, progetto finanziato dall’Ue nell’ambito del programma di Cooperazione Territoriale Italia-Slovenia 2007-2013 attuato e promosso a livello veneto dalla Fondazione Ca’ Foscari di Venezia. Quest’anno, protagoniste indiscusse della scena sono state le startup per le quali, dopo dopo la presentazione delle idee innovative, c’è stato uno scambio di vedute con una rosa di esperti del settore.

Importante la presenza del sindaco Gottardo, il quale insieme al presidente dell’Unione dei Comuni Martellato, ha il merito di aver voluto l’istituzione di un assessorato specifico per il turismo all’interno dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta. Per i giovani startupper è stata una vetrina per promuovere idee e capacità e ricevere feedback da esperti del settore nell’ottica di avere occasioni di socializzazione e networking tra loro e con gli attori del territorio.

Il dibattito si è particolarmente acceso quando l’architetto e artista Andrea Burroni ha rivendicato l’importante ruolo che in questo momento hanno istituzioni e imprenditoria nel sostenere, anche economicamente, i progetti delle giovani promesse italiane. La sua storia di designer attivo da New York a Parigi che ha scelto di mettere a disposizione dei giovani startupper di “Local Shop” la sua esperienza e le sue finanze ha convinto anche il sindaco Gottardo ad impegnarsi nel sostegno di queste brillanti idee: “L’Unione dei Comuni si impegnerà attivamente, garantendo anche la partecipazione di queste startup nel progetto che stiamo sviluppando in vista dell’Expo a Venezia”.

Il comune denominatore che caratterizzava le imprese partecipanti è una nuova idea di turismo 2.0: gli utenti avranno la possibilità di usufruire di piattaforme web nelle quali ricavare centinaia di informazioni, molto spesso legate all’artigianato e alla produzione veneta. Queste sono alcune delle idee emerse dalle imprese partecipanti:

  • Qualifeed, impegnati nel portare avanti il loro progetto di classificazione di imprese ricettive non sulla popolarità ma sulla qualità, cercano di andare a spodestare grandi colossi come anche il famoso Tripadvisor; 
  • Disir, che grazie alla fiducia che l’architetto Burroni ha riposto in due giovani ragazzi, sta creando innovative app con funzionamento off-line per la costruzione di tour interattivi all’interno delle città collaborando anche con gli esercenti locali; 
  • Play the City, con la mission di far vivere le città in modo giocoso, cercando di attirare manager e lavoratori per corsi di formazione all’aperto, realizzati divertendosi e scoprendo nuovi scorci di città; 
  • VivoVenetia, con l’obiettivo di trasformare il cittadino in un fruitore del suo territorio e il turista in un residente temporaneo; - Mountain Holiday, che prepara itinerari alla scoperta del territori nell’area montana;
  • We Are Connected, che vorrebbe promuovere il turismo non solo verso i viaggiatori ma coinvolgendo anche gli abitanti locali piuttosto che i commercianti con un portale guida online;
  • Firt Hand, che nasce dall’dea di tre giovani ingegneri per calare le persone nella comprensione del prodotto made-in-italy;
  • 3d EveryWhere, i quali con mezzi altamente tecnologici cercano di controllare i flussi del turismo all’interno di vie, quartieri e città.

Idee innovative, giovani e fresche, che si affacciano su un Italia entusiasta, ma che fanno i conti anche sull’importante punto del reperimento fondi, in modo da cercare di perdurare sul mercato per alcuni anni, ma anche sulla necessità di un coordinamento tra le varie Startup e dell’elaborazione di una strategia per avere maggiore visibilità e poter competere con realtà già consolidate come booking.com.

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