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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La carica degli ottomila in laguna, grande spettacolo alla Vogalonga

Migliaia le imbarcazioni a remi che hanno solcato il Bacino domenica mattina. Siamo alla 41esima edizione di un evento ormai internazionale

E' la grande festa del remo. L'anima di Venezia e, chissà, anche il suo futuro. Erano in più di ottomila, nonostante il meteo poco rassicurante dei giorni precedenti, i partecipanti alla Vogalonga che domenica mattina hanno dato vita a uno spettacolo che da 41 anni a questa parte si rinnova rilanciando sempre il proprio messaggio ecologista e di amore per la città. Un amore per Venezia che edizione dopo edizione diventa sempre più internazionale. Se all'inizio la manifestazione infatti era nata come evento dedicato soprattutto ai residenti, ora arrivano da tutto il mondo in laguna per ammirare Venezia da un punto di vista privilegiato: dall'acqua.

DIECI PERSONE FINISCONO IN ACQUA SU DUE IMBARCAZIONI

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DUE EQUIPAGGI FINISCONO IN ACQUA - Duemila le imbarcazioni al via, pur con gli inevitabili incidenti di percorso all'ordine del giorno in occasione di manifestazioni del genere: una barca a remi con a bordo cinque turisti svizzeri, infatti, ha iniziato a imbarcare acqua all'altezza dei Giardini della Biennale. Il corteo acqueo verso le 11 era già lontano, ma anche i cinque stranieri avevano deciso di assaporare una giornata unica nel suo genere. Sono finiti quindi tutti in acqua, mentre l'allerta è stata lanciata in primis da un vaporetto Actv che si trovava poco distante. Sul posto sono intervenute le volanti lagunari, oltre che il 118. I cinque sono stati riportati a riva e non hanno avuto necessità di essere trasportati al Civile. Contrattempo simile anche poco prima di mezzogiorno tra Murano e Burano, quando un'imbarcazione sempre con cinque persone a bordo si è ribaltata. Anche in questo caso i soccorsi (e l'allarme) sono stati immediati, cosicché tutti i "naufraghi" sono stati riportati all'asciutto senza riportare traumi preoccupanti. 

INGORGO AI TOLENTIN02-4I -  Un troncone del corteo acqueo, secondo testimoni, sarebbe rimasto attardato di molto a causa di un "blocco" nel rio dei Tolentini (come si vede nella foto a sinistra). "Siamo arrivati in ritardo perché i tassisti e le imbarcazioni più grandi non hanno lasciato transitare i kayak, le canoie e i natanti più piccoli". Risultato: maxi ingorgo ed equipaggi rimasti indietro.

SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE - Sono stati in tantissimi ad assistere al transito del corteo acqueo dalle rive, sperando in un meteo più clemente. Alle 9 di domenica l'inizio è stato ufficializzato da un colpo di cannone. Prima, come previsto, il transito della grande nave nel canale della Giudecca. Un "colosso" tra kayak, canoe, jole e tutte le altre minuscole imbarcazioni (in confronto alle dimensioni della Msc Magnifica, comparsa  un quarto d'ora dopo le otto). Tutte le barche dopo la partenza si sono mosse verso l’isola di Sant’Elena, con 30 chilometri circa da percorrere in laguna attraversando uno scenario pittoresco e mozzafiato. Dopo Sant’Elena i vogatori hanno costeggiato le isole delle Vignole, di Sant'Erasmo e di San Francesco del Deserto, prima di raggiungere Burano. Le barche a quel punto hanno costeggiato anche le isole di Mazzorbo, Madonna del Monte e San Giacomo in Paludo. Il corteo poi è entrato a Murano e passato per il canale di Cannaregio. Raggiunto il Canal Grande, le ultime vogate prima dell’arrivo in grande stile: in Punta della Dogana di fronte a San Marco.

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