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Controllo caldaia: info pulizia e fumi

Tutto quello che c'è da sapere per la corretta manutenzione e la revisione degli impianti termici e delle caldaie

I controlli sugli impianti di riscaldamento hanno una duplice finalità: da un lato garantire una maggiore sicurezza e prevenire incidenti, dall'altro ottenere un notevole risparmio energetico (con il risultato di una bolletta meno cara). In quest'ottica, già da diversi anni lo Stato italiano ha introdotto l'obbligo per i cittadini di far effettuare un controllo dell'impianto di riscaldamento (con cadenza annuale) e un controllo dei fumi, secondo quanto stabilito da Decreto Legislativo 192/2005.

Come effettuare il controllo

Per effettuare il controllo è necessario rivolgersi ad un tecnico di fiducia il quale, alla fine del lavoro, rilascerà il "Rapporto di Controllo Tecnico", che dichiara l'avvenuta verifica dell'impianto. In base alle disposizioni di legge, il costo di queste verifiche è a carico del richiedente. Sarà lo stesso manutentore ad inviare copia del Rapporto di Controllo all'Amministrazione Comunale.

Per mantenere l'impianto in regola la manutenzione deve essere affidata a ditte che siano regolarmente iscritte nel registro delle ditte, secondo i requisiti previsti dalla L. 46/90. Il responsabile dell'impianto (chi occupa l'immobile o l'amministratore in caso di società e condomini) deve far eseguire:

  • La manutenzione dell'impianto
  • L'analisi del rendimento di combustione (o controllo dei fumi): secondo le periodicità stabilite dalla legge che variano in base alla potenza e della - vetustà dell'impianto stesso.
     

Tipo di caldaia e periodicità di pulizia a prova di combustione

  • Caldaia a combustibile solido (esempio: legna, ecc…) - indipendentemente dalla potenza: Ogni anno
  • Caldaia a combustibile liquido (esempio: GPL, gasolio, ecc…) - indipendentemente dalla potenza: Ogni anno
  • Caldaia a combustibile gassoso di potenzialità superiore o uguale a 35kW: Ogni anno
  • Caldaia di potenzialità inferiore a 35kW che prendono aria da locali abitati: Ogni due anni
  • Caldaia di potenzialità inferiore a 35kW che prendono aria dall'esterno e che siano state installate da più di 8 anni: Ogni due anni
  • Caldaia di potenzialità inferiore a 35kW che prendono aria dall'esterno e che siano state installate da meno di 8 anni: Ogni quattro anni
  • Caldaie in centrale termica, con potenza totale superiore a 350 kW Prova di combustione: 2 volte l'anno (1 alla metà dell'anno termico)

Consigli utili

  • In inverno, mantenere il riscaldamento a 20°C di giorno e 16°C di notte.
  • Tenere le porte chiuse, per evitare che il calore si propaghi in ambienti che non è necessario riscaldare.
  • In estate, regolare il condizionatore sul consumo energetico ottimale (25°C o non più di 8°Cmeno della temperatura esterna) e comunque accenderlo solo se necessario.
  • Mantenere il ventilatore a basse velocità: la quantità di aria trattata è minore e quindi viene meglio raffreddata e soprattutto maggiormente deumidificata, con conseguente maggiore sensazione di benessere.
  • Scegliere elettrodomestici provvisti di "etichetta energetica", che denota un basso consumodell'apparecchio (contrassegnato dalle lettere A o B).
  • Preferire elettrodomestici provvisti del marchio di qualità ecologica certificata come "EcolabelUE" o provenienti da aziende eco-certificate (marchio EMAS UE).
  • Ogni volta che è possibile, privilegiare la luce solare a quella elettrica.
  • Utilizzare lampade a risparmio energetico perché, anche se inizialmente hanno un costosuperiore, nel tempo e a parità di luce, consentono il risparmio di energia e denaro.
  • La funzione "stand-by" degli elettrodomestici riduce, ma non annulla, il consumo di energia,pertanto è opportuno spegnerli, quando non vengono utilizzati.
  • Saper sfruttare gli apporti gratuiti di energia (sole attraverso le finestre, elettrodomestici in funzione ecc.), abbassando la temperatura dei termosifoni o usando le valvole termostatiche, le quali permettono fino al 20% di risparmio energetico

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