Come aprire un negozio in franchising
Tutte le informazioni sulle modalità di apertura di un'attività in franchising in centro storico
Aprire un negozio in franchising vuol dire affidarsi a una realtà igà presente sul mercato e già consolidata e di successo. Prima di optare per questo tipo di scelta che apparentemente sembra molto vantaggiosa, però, bisogna considerare alcuni elementi importanti tra cui l'iter burocratico da seguire, la scelta della location, i vantaggi e gli svantaggi di questa particolare tipologia di attività imprenditoriale.
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Iter burocratico per aprire un negozio in franchising
- Apertura Partita Iva
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
- Apertura posizioni INPS ed INAIL
- (In alternativa, è possibile espletare le principali registrazioni attraverso la Comunicazione Unica, da inviare in via telematica con posta certificata PEC alla Camera di Commercio.)
- Dichiarazione di inizio attività al Comune almeno 30 giorni prima dell’apertura
- Permesso per esporre l’insegna
- Pagamento dei diritti SIAE per diffusione di musica
Nel caso di vendita alimentare viene richiesta l’abilitazione (SAB o titolo equivalente, ed HACCP) alla manipolazione e commercializzazione di alimenti e bevande.
I vantaggi
- Assistenza e consulenza fiscale, commerciale e burocratica
- Formazione iniziale e corsi di aggiornamento costanti, sia per l’imprenditore che per il personale
- Affiancamento fisico in negozio pre e post apertura
- Trasferimento del manuale operativo di gestione
- Valutazione della location con criteri di geomarketing e supporto nella scelta
- Progettazione e allestimento del negozio “chiavi in mano”
- Fornitura di arredamento, attrezzature, materiale promozionale, packaging e materiale brandizzato, insegna, prodotti di vendita, software gestionali e hardware
- Fornitura a prezzi vantaggiosi
- Rischio imprenditoriale ridotto
- Notorietà del brand e reputazione
Gli svantaggi e i costi
- Fee d’ingresso
- Royalty sul fatturato
- I contributi pubblicitari
- Modalità e frequenza degli approvvigionamenti (e di eventuali minimi d’ordine)
- Eventuali fidejussioni bancarie richieste (spesso richieste a garanzia della merce in conto vendita)
- Il grado di rigidità su immagine, layout del negozio e sulle modalità gestionali ed organizzative