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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Niente pioggia, il livello di pm10 s'impenna. Legambiente insorge: "Scenario drammatico"

Arpav segnala nel weekend scorso concentrazioni di polveri sottili ben oltre il limite. Ambientalisti: "Il 50% dei giorni consentiti già bruciati a un mese da inizio 2017"

Lo smog si accumula nella pianura padana e il meteo non aiuta, Venezia e Mestre comprese. Così nel fine settimana appena trascorso l'assenza di precipitazioni, l'inversione termica notturna e i venti deboli hanno determinato condizioni favorevoli al ristagno degli inquinanti atmosferici, tra cui le polveri sottili, le cui concentrazioni hanno ampiamente superato il valore limite giornaliero. Lo comunica Arpav, che per sabato e domenica a Mestre ha rilevato livelli tra 90 e quasi 120 microgrammi per metro cubo di pm10. Aria considerata da scadente a pessima.

Anche lunedì persistono condizioni tali da mantenere su livelli molto elevati le concentrazioni di polveri. La situazione potrebbe cambiare da martedì, quando aumenterà la nuvolosità e saranno possibili delle deboli precipitazioni e moderati rinforzi dei venti, con conseguente rimescolamento e parziale dispersione delle polveri sottili. Tuttavia, a causa degli elevati valori di partenza, le concentrazioni di pm10, pur in diminuzione, saranno ancora in prevalenza ben superiori al limite giornaliero anche martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio. Più in generale nelle giornate di sabato e di domenica tutte le centraline della regione, ad esclusione di Belluno, hanno registrato superamenti del valore limite giornaliero di pm10.

Intanto continuano le iniziative dei comitati ambientalisti per chiedere misure concrete contro l'inquinamento. Gli operatori di Legambiente si sono incontrati lunedì davanti al palazzo della regione Emilia Romagna (dove era in corso un tavolo tra il ministro dell’Ambiente e gli assessori delle Regioni del Bacino Padano), organizzando un flash mob con i presidenti regionali di Legambiente Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emila Romagna per ricordare la grave emergenza smog che soffoca ormai le città italiane. Lo slogan è “Ci siamo rotti i polmoni!”. "Per quanto riguarda il Veneto - rilevano - nei primi 29 giorni di gennaio si sono registrati 20 giorni di sforamento del limite di legge giornaliero previsto per il pm10 a Padova e Vicenza, 19 a Treviso e Venezia, 15 a Rovigo e Verona (S.Bonifacio). In pratica, Belluno esclusa, quasi il 50% del totale dei giorni consentiti dalla legge già bruciati in nemmeno un mese da tutte le più importanti aree urbane del Veneto".

"La situazione dell'aria che respiriamo è drammatica – commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – e non si può più perdere tempo prendendo in giro i veneti: è urgente andare oltre alla mera definizione delle politiche e metterle in pratica, come hanno già fatto altre regioni dell'area padana da cui l'assessore ha molto da imparare. Ci auguriamo che l'incontro di oggi con il ministro e gli altri assessori regionali attivi un reale coordinamento di azioni di area vasta".

Legambiente ha inoltre colto l'occasione per sottolineare al ministro Galletti i punti di criticità del piano regionale di risanamento dell'atmosfera: si è osservato che il piano attiva delle misure temporanee definite insufficienti per "l'allarme sociale e l'effettivo danno alla salute dell'attuale situazione (6 città capoluogo su 7 oltre i limiti di legge da 13 anni consecutivi)".

Di parere molto diverso l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, anche lui presente all'incontro di lunedì. “In Veneto - ha detto - il trend è in costante miglioramento, con una riduzione del 40% negli ultimi 10 anni. Ma ancora molto bisogna fare: stiamo infatti parlando dell’indicatore più critico per l’inquinamento atmosferico, che continua ad essere superato ancora diffusamente in tutta la pianura padana e quindi è necessario moltiplicare gli sforzi”. Da tutti è stato evidenziato che i finanziamenti messi in campo dal ministero per il disinquinamento vadano riservati in modo particolare al Nord Italia. "I piani di Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte - ha precisato Bottacin - verranno coordinati con il ministero che si è impegnato a investire risorse sulle linee di intervento condivise".

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