Commercio, affondo del Pd: «Dopo un anno dal primo tavolo nessuna proposta concreta»
Sambo e Bertelli: «Negli ultimi 20 anni riduzione drastica delle attività di artigianato e servizi per le famiglie. Necessaria anche una seria politica residenziale»
«Dopo un anno dal primo tavolo sul commercio ancora nessun risultato né alcuna proposta concreta da parte della giunta». L'affondo del Partito Democratico arriva il giorno dopo la protesta dei commercianti in calle de la Mandola per dire "No" alla concessione di negozi per vendere paccottiglia nel cuore di Venezia.
«Durante quest’anno sarebbe stato necessario lavorare su un nuovo tipo di offerta in città e invece come testimonia la manifestazione di ieri è ancora tutto fermo e l’amministrazione non ha realizzato ancora nessun progetto - afferma la capogruppo Pd Monica Sambo -. Ieri una delegazione della Municipalità di Venezia ha presenziato a un'iniziativa a sostegno del commercio di qualità. L’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, aveva promesso dei tavoli trasversali per affrontare il problema del commercio ma dopo alcune riunioni tutto si è arenato. È necessario valorizzare la bellezza, il decoro e le tipicità del territorio, ma dobbiamo creare le condizioni per un vero rilancio del settore».
«Per migliorare l’offerta commerciale - dice la capogruppo Pd in Muncipalità Stefania Bertelli - che è necessaria anche una seria politica residenziale. Senza abitanti che acquistano, non c’è incentivo all’apertura e alla permanenza di negozi “di prossimità” e di qualità. Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a una riduzione drastica delle attività di artigianato destinato ai servizi per le famiglie e alla diffusione incontrollata di negozi che vendono oggettistica di scarsa qualità e nessuna utilità. Il progressivo abbandono di residenti, dovuto in gran parte a una sempre più ridotta offerta residenziale a prezzi accessibili, ha determinato il calo del commercio destinato i residenti. Accanto a ciò va sottolineato l’aumento indiscriminato degli affitti dei negozi. Tutte queste componenti si integrano e le problematiche vanno affrontate in modo unitario. Conosciamo quale sia il mercato residenziale a Venezia e soprattutto i costi che famiglie con redditi medi non possono affrontare. Più volte è stato chiesto al Comune - continua Bertelli - di intervenire nel rimettere in circolo tutte le abitazioni di proprietà pubblica. Si possono immaginare varie procedure, quali ad esempio offrire la possibilità agli assegnatari di restaurare le case a loro spese e ridurre l’affitto. Inoltre potrebbero essere individuati dei vincoli a tutela degli “interessi generali” che la stessa direttiva Bolkestein consente di adottare».