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Politica

Pier Paolo Baretta candidato sindaco del centrosinistra. A Sambo «posto di primo piano»

Il sottosegretario: «L'unità della coalizione è un bel punto di partenza per affrontare questa sfida con entusiasmo». Aggrega renziani, Ugo Bergamo, la sinistra e i Verdi. Distanti le civiche

È il sottosegretario al ministero dell'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta il candidato sindaco del centrosinistra veneziano che si misurerà con il primo cittadino Luigi Brugnaro. Lunedì 24 febbraio erano previsti la direzione comunale del Partito Democratico e il tavolo di coalizione, che, in ottemperanza all'ordinanza del ministero della Salute e della Regione Veneto di contrasto al diffondersi del coronavirus, sono stati rimandati. «Il Partito Democratico di Venezia ha comunque lavorato per costruire una coalizione ampia in grado di vincere le prossime elezioni comunali unendo le forze del centrosinistra». «L'unità è un bel punto di partenza - ha detto Baretta - e consente di affrontare questa sfida con entusiasmo. A Monica Sambo un posto di primo piano. Nel fine settimana sarò a Venezia», ha fatto sapere il sottosegretario. 

Sara Moretto

«Il profilo di esperienza e competenza di Pier Paolo Baretta è indiscutibile e certamente adeguato a ricoprire il ruolo di sindaco di Venezia. Bene perciò questa candidatura, ora serve un confronto serrato sui contenuti del progetto che vuole portare avanti per la città», per Italia Viva Venezia, che commenta attraverso i coordinatori territoriali Alessandro Maggioni, Aurora Marchioro e la deputata veneziana, Sara Moretto. «Abbiamo già chiesto al candidato un incontro per confrontare idee e contenuti e mettere in campo energie nuove, di cui Italia Viva dispone. Insieme ad altre forze riformiste con le quali c'è un dialogo aperto da settimane intendiamo offrire ai veneziani una prospettiva nuova per il futuro della città. Serve un cambio di passo per cominciare da subito una campagna elettorale che durerà solo 90 giorni».

Ugo Bergamo

Venezia è Tua di Ugo Bergamo «valuta positivamente la formalizzazione da parte del Pd della candidatura di Pier Paolo Baretta a sindaco di Venezia, assumendosi una primaria responsabilità di coagulare un’area alternativa non solo e non tanto all’amministrazione in carica, caratterizza dalla autoreferenzialità del sindaco Brugnaro, ma anche a una aggregazione sovranista di cui un comune come Venezia non sente assolutamente il bisogno. Figura di rilevante autorevolezza, di vasta esperienza politica, gran conoscitore dei complessi problemi della città, Baretta possiede le doti per rappresentare una sintesi perfetta e attenta alle varie e molteplici sensibilità presenti e attive nella articolata realtà cittadina».

La sinistra e i Verdi

Le forze del Nostro impegno per la città «in questi mesi hanno lavorato alla costruzione di una coalizione larga del centrosinistra, politica e civica, in grado di rendere concreta e reale l’alternativa a Brugnaro, candidato della destra estrema e della lega di Salvini. La candidatura di Pier Paolo Baretta è quella di una figura qualificata e di valore, con la quale è indispensabile iniziare subito a confrontarsi per la costruzione dell’alternativa. I temi che proponiamo per trovare una sintesi con l'eventuale candidato e le altre forze politiche e civiche del centrosinistra sono quelli emersi nell’assemblea pubblica di domenica 23 febbraio a Mestre, dell’alleanza tra ambiente e lavoro, della relazione virtuosa tra qualità sociale e innovazione scientifica e culturale, nella convergenza tra ecologia politica e diritti sociali e civili. Crediamo indispensabile incontrare nelle prossime ore Pierpaolo Baretta, per verificare concretamente questi contenuti».

Alcune civiche

«A partire da mercoledi, il Gruppo25Aprile si metterà al lavoro per archiviare questo carnevale e individuare una candidatura alternativa, che sia civica e non di parte», commenta il portavoce del comitato Marco Gasparinetti, mentre la civica Un'Altra città possibile attraverso Giovanni Leone farà conoscere le proprie decisioni dopo l'incontro che era stato già previsto per lunedì 24 febbraio, ma è stato rinviato per via dell'emergenza coronavirus. Così commenta per iscritto infine il candidato sindaco della lista civica Tutta la città insieme, Giovanni Andrea Martini: «la scelta di Pier Paolo Baretta del Partito Democratico sancisce, in modo ancora più forte, la necessità di un polo civico che sia in grado di coagulare quelle forze della città che vogliono opporsi a Brugnaro, e che non trovano nei partiti, e, in particolare, nel partito democratico le risposte ai quesiti più importanti e vitali per la città e per la vita cittadina. Le grandi navi, la salvaguardia della laguna, il Mose, e, ancora, la politica della casa, la tutela del lavoro, la questione morale. Il polo civico, formato anche da più liste, è l’unica attuale possibilità per sconfiggere Brugnaro. La coalizione politica allargata e così variegata, che ha trovato sintesi nel nome di Baretta, dovrà sacrificare parti di programma, amalgamare temi, annacquare soluzioni».

Chi è Pier Paolo Baretta

Veneziano, classe 1949, Pier Paolo Baretta è stato sottosegretario prima nel governo Letta e poi nel governo Renzi. Nel 1970 è entrato alla Lavorazione Leghe Leggere di Porto Marghera iniziando l'attività sindacale con la Fim-Cisl, di cui è diventa segretario nel 1997. L'anno successivo è entrato nella segreteria nazionale della Cisl e nel 2006 è diventato segretario generale aggiunto, quando Raffaele Bonanni era segretario generale. Lascia gli incarichi sindacali nel 2008 candidandosi alle elezioni politiche. Viene eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Pd ed è nominato sottosegretario al ministero delle Finanze del 2013.

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