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Politica Castello / Campo Bandiera e Moro o de la Bragora

Amministrative, gruppo 25 Aprile a carte scoperte: la svolta è Michele Bugliesi

Faccia a faccia tra Marco Gasparinetti e il rettore di Ca' Foscari. «Candidato molto interessante» per Dodi del Pd veneziano, «Possibile» per Pellicani e Mognato. Per Scano: «Non è un'alternativa»

Gioca d'anticipo, schierandosi a carte scoperte in vista delle amministrative 2020. Non è un partito ma il gruppo 25 Aprile. Al termine di un colloquio dei giorni scorsi tra Marco Gasparinetti e il rettore dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Michele Bugliesi, il portavoce decreta il nome di quest'ultimo come candidato possibile per un'alternativa al governo della città. Un nome di cui si parla da tempo, che «ha mostrato capacità d'ascolto e toni pacati. Ha gestito ed è in grado di governare un'istituzione complessa con migliaia di dipendenti, conosce i problemi della città lagunare, poiché resiede a Cannaregio, anche se è originario di Udine, e lavora nella direzione di trattenere gli studenti universitari a Venezia», favorendo un innesto, sia pure dall'esterno, di popolazione nella città. Requisiti che bastano per fare breccia sul portavoce del comitato del campo della Bragora, e poi, molto probabilmente, su tutto il gruppo. «Occorre portare gli astensionisti alle urne e soprattutto quel 30% del centro storico che ha votato Sì al referendum», si pensa.

Veti esclusi

Non è infatti un nome calato dall'alto, requisito importante per il 25 Aprile, affinché gli iscritti non si dividano su un candidato di partito. «Se Bugliesi scioglie le riserve (ci auguriamo avvenga a breve) - dice Gasparinetti - presenta una lista e la coalizione che lo sostiene è ampia, non abbiamo intenzione - garantisce - di porre veto alcuno. Anche se nella squadra del rettore compaiono nomi dal Pd o dalla sinistra. Bugliesi può essere il sindaco di tutti e ha una visione alternativa alla monocultura turistica». C'è anche una alternativa. È il direttore dell'Ulss3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, ma «difficilmente si candiderà», dice. Nessun nome da Mestre. «Forse perché Brugnaro lì è molto più apprezzato e si dà per scontato il suo secondo mandato».

Il rettore

«Ringrazio per l'espressione di apprezzamento del gruppo, e apprezzo il ruolo delle associazioni e il loro contributo per la costruzione di un progetto per la città. Confermo il mio interesse a contribuire a mia volta, convinto che vengano prima le idee poi le candidature», la reazione di Bugliesi, che dal punto di vista dell'impegno accademico sarebbe libero da febbraio, essendo in scadenza la carica. Un nome di cui «tenere conto assolutamente», commenta Giorgio Dodi, segretario del Partito Democratico di Venezia.

Le accuse

Entusiasmo più pacato quello del consigliere comunale e parlamentare del Pd, Nicola Pellicani. «Il centrosinistra è ampio e ci sono diverse risorse interessanti. Bisogna stringere su un nome, perciò la prossima settimana - conferma come ha anticipato Dodi - ragioneremo con tutto il centrosinistra per trovare il candidato. Benissimo la disponibilità di Bugliesi ma bisogna trovare l'accordo al primo turno, se non riusciamo andremo alle primarie, che sarebbe meglio evitare». Dalle accuse di scarso interesse per questo appuntamento elettorale, per via dell'impegno parlamentare, nell'attesa di trovare spazio alle prossime amministrative, Pellicani si difende: «Una polemica senza peso. Ho sempre fatto tutte le campagne elettorali mettendoci la faccia: primarie, referendum per la riforma costituzionale, le politiche, le europee e da ultimo il referendum contro la separazione fra Venezia e Mestre. Di certo se faccio il parlamentare non posso fare altro, io come altri che hanno impegni di governo. Chissà cosa ci aspetta fra 3, 4, 5 anni».

Chi dice No

Sintetico e preciso il commento di Michele Mognato di Articolo Uno su Bugliesi. «È uno dei candidati su cui una coalizione civica e politica del centrosinistra può investire per costruire un programma di alternativa a Brugnaro - mentre commenta la promessa del non veto di Gasparinetti, sulla lista, dicendo - scelta corretta e apprezzabile». Un «No» secco alla candidatura di Michele Bugliesi giunge dal consigliere 5 Stelle Davide Scano, sorpreso dalla scelta del gruppo 25 Aprile. Il rettore rappresenta per Scano «il classico prodotto della cooptazione, in stile Pd, degli uomini chiave istituzionali da alte cariche della pubblica amministrazione. Rappresenta - dice - la prosecuzione, non l'alternativa, alle politiche di Brugnaro. Bugliesi - conclude - è uno che non si mai espresso e che di sicuro non può battere il sindaco».

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