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Approvato il rendiconto 2020 in Consiglio comunale: 31 milioni di avanzo

Zuin: «Sostenute le attività e le partecipate: Casinò e Avm. Ci prepariamo al 2022». D'Anna: «L'amministrazione modello per il Paese». Minoranze contrarie: «Scelte politiche penalizzanti per la città: residenzialità, trasporti, lavoro e servizi»

Il Consiglio comunale con 23 voti favorevoli e 12 contrari ha approvato il rendiconto di gestione 2020 del Comune di Veneziache ha fatto registrare, come ha evidenziato l'assessore Michele Zuin, un avanzo di amministrazione libero di circa 31 milioni, un fondo di cassa libero di circa 144 milioni e un risultato positivo di conto economico di circa 75 milioni. «Nonostante l'emergenza epidemiologica e la riduzione di molteplici entrate comunali come i proventi del Casinò, l’imposta di soggiorno, della Ztl bus, del trasporto pubblico locale, della quota turistica sulla navigazione e dell'attività cinematografica (circa 200 milioni in meno tra il 2020 e il 2021), il Comune ha sostenuto le imprese rinviando i pagamenti delle tasse Cosap, Cimp e Imu. Sono stati cancellati i canoni di alcune società sportive, e si è deciso di dare un contributo per la Tari del 2020 a tutte le partite Iva, in base alle perdite subite. Non è mancato il sostegno al Casinò e ad Avm, per circa 20 milioni, e quello alle famiglie con il pagamento di alcune utenze. «Ora è necessario pensare anche ai mesi a venire. Nel 2020 senza l'avanzo libero di 62 milioni del 2019 non avremmo potuto far fronte alla crisi - sottolinea Zuin - Le risorse del governo hanno coperto a metà».

Critiche le opposizioni. «Le politiche sociali, scolastiche, della residenzialità, sono state trascurate da questa amministrazione», afferma il consigliere Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme), mentre per la capogruppo (Pd) Monica Sambo: «Dal rendiconto sono rimaste escluse l'edilizia residenziale pubblica, il trasporto pubblico locale, su cui almeno in parte si poteva investire l'avanzo, i musei civici e i costi che ricadono sulle famiglie come ad esempio le rette degli asili nido o l’esenzione dell’Irpef».

«Avevamo posto il tema dell'imprenditoria femminile, ma non è stato preso in considerazione - afferma il consigliere dem Emanuele Rosteghin -. Quanto al sostegno del governo, non si può considerare trascurabile un sostegno da 100 milioni. Ed è la linea politica che in molte occasioni ci ha visti distanti: il Salone nautico, i lavori pubblici, il personale». «Il Comune poteva fare di più - dice il consigliere Alessandro Baglioni (Pd) - In molti settori manca personale, i servizi non rispondono ai bisogni, abbiamo problemi enormi con il trasporto pubblico locale». 

«Come si può pensare di avere lo stesso servizio di tpl senza 85 milioni di euro di incassi? E poi a chi sarebbe servito in zona rossa o arancione? - Replica l'assessore al Bilancio - Ci può essere stato qualche disservizio, ma abbiamo fatto viaggiare anche vaporetti vuoti pur di garantire le corse. Da parte nostra abbiamo rinunciato alle quote dei biglietti turistici, 5 milioni nel 2020, e lo faremo anche nel 2021, oltre a mettere 3 milioni nei cantieri. Il governo ha contribuito con 34 milioni, il Comune ne ha messi 8: questa è la proporzione». E infine il consigliere Paolino D'Anna (Lista Brugnaro): «Gli errori del passato non possiamo più permettercerli, stop allo spendi e spandi. C'erano gli stipendi dei dipendenti comunali a rischio. Ora Venezia può diventare un modello di amministrazione per altre città».

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