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Tagli confermati, c'è l'ok al bilancio Zappalorto: "Non c'era alternativa"

Martedì il Consiglio comunale ha dato l'ok. I sindacati protestano e chiedono l'intervento dei parlamentari veneziani. Presidio a Ca' Farsetti

Dentro il palazzo l'ok del "mini" consiglio comunale, fuori il presidio dei lavoratori che già lunedì si era fatto sentire in occasione dell'arrivo di George Clooney. E' stata una giornata cruciale martedì per la città di Venezia, visto che è stato approvato il tanto agognato bilancio di previsione 2014. La "causa" dei tanti tagli introdotti dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto. Serviva racimolare 47 milioni di euro, e l'obiettivo parrebbe essere stato raggiunto. A costo però di pesanti sacrifici dei dipendenti di Ca' Farsetti, i cui sindacati naturalmente annunciano battaglia per "ottenere giustizia", come spiegano all'ingresso del palazzo comunale.

Il rendiconto, quindi, è stato approvato durante la seduta del parlamentino locale senza modifiche rispetto all'impianto originale: "Abbiamo rispettato il patto di stabilità senza vendere alcun immobile - ha spiegato Zappalorto - Capisco le proteste, ma non c'erano alternative". Non si sposta quindi la posizione del titolare di Ca' Farsetti, secondo cui, come ribadito più volte, per risparmiare erano inevitabili i tagli alla spesa corrente. Ossia a servizi sociali e personale. Che non a caso sono i due settori in questo momento in trincea.

Ad aspettare l'ufficialità dell'approvazione diversi lavoratori del presidio davanti a Ca' Farsetti. Appartenenti al sindacato Diccap e alla Uil Fpl. A sintetizzare la propria contrarietà uno striscione in cui vengono elencati tutti i tagli inseriti a bilancio, sottolineando come questa sia una manovra che non migliorerebbe la situazione. Bensì la aggraverebbe ulteriormente. Per questo motivo i sindacati, che sperano in cambiamenti entro la dead line di novembre, hanno chiesto aiuto ai parlamentari veneziani, perché secondo loro "la politica non può rivelarsi assente in questa fase". All'orizzonte si profila quindi una possibile riunione con i rappresentanti lagunari di Montecitorio e Palazzo Madama per cercare di fare "lobby" inducendo il Parlamento nella prossima legge di stabilità ad allentare i vincoli del patto di stabilità. Né più e né meno di ciò che nei giorni scorsi ha chiesto al presidente dei deputati della Camera di Forza Italia Renato Brunetta lo stesso commissario straordinario Zappalorto. Altri faccia a faccia con gli schieramenti politici sarebbero previsti a breve. Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio invece è arrivata la richiesta di quei milioni di euro che Venezia aspetta ancora dalla legge speciale.

I NUMERI - Per quanto riguarda le entrate è stata ridotta la soglia di esenzione sull'addizionale comunale Irpef, portandola da 17 mila euro a 10 mila; è stata aumentata la tariffa dell'imposta di soggiorno per gli alberghi a 3 e 4 stelle; vi sono stati adeguamenti Istat su Cosap (il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche), sul canone per gli scarichi reflui, sugli asili nido; vi sono stati dividendi da società partecipate per 5 milioni di euro; sono stati adottati aumenti sui biglietti turistici di Actv e sulla quota comunale dei biglietti di navigazione. Sono state anche approntate manovre sulla spesa, con la riduzione dei budget di tutte le direzioni, la riduzione di contributi a vari enti (Fenice, Querini Stampalia, Istituzioni comunali), la riduzione sulla spesa del personale del Comune per  3,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Al bilancio approvato è stato predisposto anche un emendamento che iscrive alcune partite nella parte degli investimenti. In particolare le piste ciclabili Favaro-Dese, Tessera-Favaro, dalla barena a Campalto fino a Forte Bazzera; il prolungamento della linea tranviaria da Piazzale Roma a San Basilio, su cui vi è un importante finanziamento statale; gli interventi di manutenzione in rio Terà dei Pensieri, all’ex convento S. Nicolò, al Lido di Venezia; alcuni interventi sui pontili e sulle stazioni dei taxi secondo le prescrizioni dello Spisal (il Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro).

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