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Apt in riconversione, Zaccariotto: "A noi il 55% del turismo regionale"

La presidente, nel giorno della delibera provinciale, si scaglia ancora contro la legge della Regione: "Abbiamo un flusso troppo imponente, non funzionerà"

Approvata dalla Giunta Zaccariotto, su proposta dell’assessore provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza, la delibera che formula le linee di indirizzo generali alle quali il Cda, il consiglio d’amministrazione di Apt, l’azienda di promozione turistica della Provincia di Venezia, dovrà attenersi per far fronte alla riduzione dei finanziamenti regionali, e per gestire il passaggio di funzioni e competenze in materia di informazione ed accoglienza turistica previsto nel 2015

Sarà quindi necessario mettere in campo tutte le iniziative per giungere a definire entro il 15 ottobre 2014 appositi accordi - eventualmente anche attraverso la cessione di uno o più rami d’azienda - con i soggetti abilitati dalla legge regionale alla gestione delle attività di informazione e accoglienza turistica, individuando i potenziali interessati, in primis i Comuni, e sottoponendo proposte concrete e comprensive delle relative fonti di finanziamento; individuare forme di riduzione del personale, senza comprometterne la possibilità di ricollocazione, evitando ricadute negative in termini occupazionali; individuare possibili accorpamenti e riorganizzazioni nell’ambito delle modalità e della logistica di erogazione dei servizi.

Nel caso non si riesca ad arrivare agli obiettivi indicati nella delibera, non resterebbe che attivare le procedure per la messa in liquidazione dell’azienda, dovuta all’impossibilità di conseguire l’oggetto sociale per l’entrata a regime del riassetto delle competenze previsto dalla legge regionale, e della conseguente diversa sostenibilità finanziaria.

La delibera approvata richiede al Cda di Apt un’ulteriore deliberazione integrativa per ridefinire la nuova dotazione organica per funzioni; individuare eventuali esuberi sulla base dello scostamento tra la dotazione dei posti delle singole funzioni organizzative, e il personale in servizio, con contestuale accertamento dell’impossibilità di assorbire le eventuali eccedenze in partizioni diverse da quella di appartenenza; infine agevolare tutte le forme di mobilità o riconversione del personale, su base volontaria, verso altri enti o società.

Questi i commenti della presidente Zaccariotto: “Abbiamo adottato una delibera di indirizzi, per non trovarci scoperti e individuare una strada da percorrere assieme con l’accordo e la partecipazione congiunta di Provincia, Comuni, soggetti pubblici e privati che operano nel settore turistico. Un percorso condiviso che miri in sostanza a salvaguardare i dipendenti di una società che ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e gestisce il 55 per cento di tutto il flusso turistico regionale, con l’accoglienza e l’informazione garantite a oltre 34 milioni di turisti all’anno. Oggi la Regione deve prendere atto che la Legge regionale n. 11/2013 è fallita prima di partire, poiché nessun privato è in grado di gestire da solo un settore così importante e strategico per l’economia e il prestigio del Veneto e del nostro territorio”.

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