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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

In base ai conti del Pd oltre un miliardo e 300 sono arrivati a Venezia

Replica di Dodi all'attacco del sindaco Brugnaro martedì sera al Tg2 Post: «Al governo non trovano 150 milioni per salvare la città. Pazzi». La Lega rincara: «Ancora senza protocollo fanghi»

Attacco diretto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro all'esecutivo, martedì sera, durante la trasmissione tv Tg2 Post. Il primo cittadino se l'è presa con il governo per la situazione del trasporto pubblico locale veneziano: «a breve la città rischia di non riuscire a organizzare la raccolta dei rifiuti, oltre a non a far partire i mezzi per collegare le isole», dice, data la pesante situazione economica generata dal coronavirus e dall'alluvione di novembre scorso. «State sbagliando tutti i conti - dice il primo cittadino - siete incapaci», afferma rivolgendosi al viceministro all'Economia Antonio Misiani, che lo accusa a sua volta di fare campagna elettorale. «Parlano di una manovra di 54 miliardi e non trovano 150 milioni per salvare la Città. Pazzi», ribatte il primo cittadino lagunare.

I fondi per Venezia

La replica arriva dal sottosegratario all'Economia veneziano Pier Paolo Baretta e dal Partito Democratico locale, con Giorgio Dodi, che presentano la lista dei fondi destinati alla città nell'ultimo periodo dai governi. «Comune e Città Metropolitana hanno ricevuto oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro», tra i quali 500 milioni per il rifinanziamento della legge speciale, 475 del Patto per Venezia, 55 milioni per il bando periferie, 40 milioni di fondi Pon Metro, oltre ai fondi per il risarcimento dei danni dovuti all’acqua alta dello scorso novembre, i fondi per i marginamenti a Porto Marghera e i fondi per i buoni alimentari arrivati al Comune all’inizio dell’emergenza sanitaria, elencano. I dati sono stati pubblicati anche sulla pagina Facebook del Gruppo 25 Aprile.

«Capisco le difficoltà ma non possiamo far andare la gente a nuoto - ribadisce Brugnaro -. State sbagliando i conti. Dovete venire a vedere cosa sta succedendo qui. Non abbiamo più la possibilità di far andare i mezzi, non sappiamo più come dirvelo. Ma non volete ascoltare, siete sordi e boriosi. La verità è che state regalando soldi alle vostre conventicole».

Protocollo fanghi

La questione economica non è l'unica. Ci pensa la Lega a rincarare la dose tornando sul protocollo fanghi. «Tre mesi fa l'annuncio e oggi ancora nulla - scrive l'onorevole Ketty Fogliani - . Forse i ministri dell'Ambiente Sergio Costa, e Paola De Micheli delle Infrastrutture, non sanno che le conseguenze sono pesantissime: si parla di un danno economico di 50 milioni di euro annui e di 20 mila persone senza lavoro per il blocco delle attività portuali e industriali. Ho presentato un’interrogazione ai ministri affinché venga approvato immediatamente il protocollo fanghi e si individuino, senza ulteriori ritardi, i siti idonei di conferimento per i sedimenti».

«Brugnaro attacca il governo per nascondere la propria inadeguatezza - continua Dodi del Pd veneziano - risparmiando la Regione per ovvi motivi elettorali. I prossimi anni, per chiunque governerà la città, saranno molto complicati, il virus ci accompagnerà ancora per mesi e sarà molto complicato gestire la politica economica. Invitiamo il sindaco a collaborare lealmente con le altre istituzioni per il bene dei cittadini». «Certamente il governo deve intervenire per l’emergenza. Va dato atto che lo sta facendo, mettendo in campo: cassa integrazione (anche per chi ha un solo dipendente), il fis (fondo di integrazione salariale), risorse per i buoni spesa, bonus baby sitter, 600 milioni di euro per il trasporto pubblico locale (che arriveranno a breve). Certo, c’è ancora tanto da fare, ma è inutile urlare: i dati parlano chiaro», conclude Monica Sambo.

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