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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Per Lega e FI i conti su Venezia "zona rossa" non tornano. Baretta: «Strumentalizzazioni»

I partiti: «Nel decreto Rilancio mancano i 200 milioni per le Province venete». Il sottosegretario: «Alla Città lagunare parte dei 3 miliardi per i Comuni e dei 500 milioni per le Città Metropolitane»

«Duecento milioni di euro per le “zone rosse” della Lombardia, zero per il Veneto»: Fratelli d'Italia rincara la dose della Lega veneziana. Ieri il coordinatore Andrea Tomaello si è scagliato contro il sottosegretario all'Economia del Partito Democratico, Pier Paolo Baretta. «Si è dimenticato della città - ha detto - Il suo governo ha appena destinato 200 milioni di euro alle zone rosse della “fase 1”, dimenticandosi totalmente del Veneto e di Venezia, fin da subito inserita tra le zone rosse assieme alle provincie di Padova e Treviso. Il Veneto e Venezia dovranno arrangiarsi».

Il decreto

«Comuni messi in ginocchio dall’epidemia e ignorati dal decreto Rilancio - ribadisce il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo -. Errore, dimenticanza, o scelta precisa: è comunque imperdonabile. Parliamo di una regione, il Veneto, che ha visto Comuni chiusi e presidiati come quello di Vo’ Euganeo, con l'istituzione della zona rossa che ha interessato tre Province – Treviso, Padova e Venezia – e che nel corso degli ultimi due mesi ha visto la perdita di oltre 50 mila posti di lavoro. Come ci si può permettere di ignorare una situazione simile? Quando il decreto arriverà in aula per la conversione in legge, daremo battaglia». Non mancano le critiche a Baretta: «Dov'è quando c'è da lavorare per la sua città? In questi mesi si è vantato di essere il deus ex machina dei finanziamenti governativi a favore di Venezia, ma in questo caso zero euro per il nostro territorio, che sta pagando in termini economici e occupazionali a causa del crollo del turismo», affermano Raffaele Speranzon, Fabio Raschillà e Maika Canton di Fratelli d'Italia a Venezia.

Le Province

«Il governo - spiega Baretta - investe 3 miliardi per i Comuni e 500 milioni per le Province e Città Metropolitane. In entrambi i casi Venezia riceve parte di questo contributo a fondo perduto. In aggiunta a ciò il governo ha stanziato 200 milioni non per le zone rosse (grossolano errore), ma per le 5 Province più colpite. Spero non si voglia disconoscere che quanto è avvenuto a Bergamo è ben peggiore di quanto è successo da noi. Se chi solleva questa polemica avesse in questi due mesi parlato col sindaco di Bergamo (io sì) non avrebbe la voglia di fare questo polverone. In questi due mesi abbiamo spiegato al mondo che la sanità veneta ha retto meglio di quella lombarda e abbiamo accolto le bare che quelle città non riuscivano a gestire. Per favore, manteniamo del decoro anche quando si vuole strumentalizzare».

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