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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Efficientamento, gestione del territorio e sicurezza: il bilancio di fine anno della giunta Brugnaro

Giovedì il consueto appuntamento per tirare le somme degli ultimi 12 mesi. Il sindaco: «Azioni concrete che mostrano la serietà e la responsabilità dell’attività amministrativa»

L'amministrazione veneziana tira le somme di un anno di governo della città con il consueto appuntamento di fine dicembre: un'occasione per ripercorrere le tappe principali di questo 2022, con il contributo del sindaco e di tutti gli assessori. «È un momento utile per fare un quadro generale dei progetti realizzati - ha spiegato il primo cittadino, Luigi Brugnaro - sul piano dell'efficientamento, della sicurezza e molto altro». Con l'auspicio che «i risultati raggiunti costituiscano un esempio per giovani e bambini, in un clima di cose fatte, di coerenza e di cifre, per contrastare l'incertezza e il distacco dalla cosa pubblica».

Cifre che sono state snocciolate dagli assessori, uno per uno: dai risultati dell'avvocatura civica (riduzione dei giudizi pendenti dai 2700 del 2015 ai 1400 di oggi) a quelli sul piano del commercio (l'avvio del mercato alla Bissuola, la delibera "anti paccottiglia" e il riordino degli spazi commerciali), da quelli sulla sicurezza (125 spacciatori colti in flagrante, oltre 700 ordini di allontanamento, una rete di videosorveglianza composta da 500 telecamere) al piano di accoglienza per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina (quasi 2500 arrivi gestiti) e quello per la residenzialità (210 alloggi assegnati), fino all'impegno nella mobilità green e nella produzione di energia pulita (149 kilowatt di pannelli fotovoltaici installati a San Servolo), quello nella realizzazione delle opere (350 cantieri in città per un importo di 1,276 miliardi) e quello nell'organizzazione degli eventi (quasi 2mila in un anno). Per quanto riguarda i risultati di bilancio, è stato dato risalto all'«efficientamento che ha permesso di arrivare ad un avanzo libero di 91 milioni e ad una cassa libera per 138 milioni», cifre che fanno capire «perché nel 2022 abbiamo potuto affrontare 16 milioni di extra costi per le bollette energetiche». È stato poi citato il caso virtuoso del Casinò, che quest'anno si avvicinerà ai 104 milioni di incassi e, dopo lunghe fasi di difficoltà economiche, «ora porta 18,2 milioni nelle casse del Comune».

Il sindaco si è soffermato su una serie di temi, a partire dalla sicurezza urbana: «Siamo intervenuti con la nostra polizia locale e con provvedimenti anche banali, come quello del sequestro dei monopattini, che sono fatti per togliere i mezzi agli spacciatori. L'attenzione al decoro resta alta, ma abbiamo anche visto che dopo la pandemia sono scoppiati i problemi sociali, casi legati alla crisi economica e al disagio psichiatrico». Molto positiva la ripartenza del turismo: «Negli ultimi mesi Venezia è tornata a riempirsi, ma si arrivava da due anni durissimi per l'economia». Ora, dice il sindaco, «abbiamo un governo amico che ha varato una finanziaria responsabile, rigorosa, prudente e attenta alle regole comunitarie. Grazie anche al Pnrr i veneziani vedranno una grande città che cresce». Con una serie di opere che, si spera, attireranno altri investimenti: Brugnaro ha citato quelli sui «bus elettrici, la produzione di idrogeno a Porto Marghera, la grande vasca per la raccolta dell'acqua piovana a Mestre»; e ancora, «il servizio di sharing di bici e monopattini, che sta funzionando molto bene». 

Altra questione affrontata è il progetto di introdurre il contributo di accesso alla città: «Siamo convinti che il turismo vada regolamentato: è un tema che esiste da 50 anni e che riguarda tutti i grandi luoghi prestigiosi del mondo. Da qualche parte bisogna cominciare e noi vogliamo scoraggiare i visitatori giornalieri per evitare gli arrivi senza prenotazione. Inizieremo in modo soft, penso quest'estate, sapendo che ci vorranno degli anni per riuscire a tarare l'effetto pratico della manovra». Infine, sulla recente approvazione della tassa di imbarco a carico dei viaggiatori in partenza dall'aeroporto Marco Polo, Brugnaro ha spiegato: «C'è una legge dello stato che ci dà questa possibilità: se non la cogliamo il rischio è di non avere la forza politica per poi chiedere di rifinanziare la legge speciale, perché ci diranno che non abbiamo fatto quello che dovevamo. Mi scuso se causerà disagi o fastidi. Chiederemo alla società Save di fare un tavolo per stabilire le modalità organizzative».

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