Sconto sulla vendita del casinò, si profila bilancio "lacrime e sangue"

Sei mesi di tempo per chiudere il bilancio in pareggio. Il che vuol dire che il Comune di Venezia deve racimolare in fretta cinquanta milioni di euro circa. Una variabile importante in tutto ciò, naturalmente, è costituita dal casinò. Entro la settimana, come riporta La Nuova Venezia, si deciderà se verrà venduto o meno. Per arrivare a questo obiettivo ci dovrebbe essere un nuovo bando di gara con un ribasso che sarà compreso tra il 15 e il 18 per cento rispetto agli introiti che si prevedevano. Nel caso in cui l'operazione non andasse in porto e nessun acquirente si facesse avanti, è possibile che si scelga di vendere la sede di Ca' Vendramin Calergi e di spostare tutto a Ca' Noghera, con relativi contratti di solidarietà per i dipendenti.

Con in più il Partito Democratico che chiede la testa dell'amministratore delegato del Casinò Vittorio Ravà per, a loro dire, gli scarsi risultati raccolti. in ogni caso entro fine anno serve trovare circa 49 milioni di euro, di cui diciassette sono costituiti dalla "penalità" per avere sforato il patto di stabilità nel 2013. Il piano di rientro sarà presentato dal vicesindaco Sandro Simionato nei prossimi giorni, ma appare inevitabile che i cittadini si troveranno di fronte a qualche rincaro o taglio. Ai servizi sociali o al mondo dell'istruzione, per esempio. L'intenzione è di approvare il bilancio di previsione entro luglio. Ipotesi sul tavolo quella di aumentare l'entrate tramite, ma è ancora un'idea allo stato embrionale, l'aumento dell'importo della tassa di soggiorno.