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"Bilancio: ultima spiaggia"

Bilancio e rischio di fallimento del Comune di Venezia.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

COMUNICATO CONGIUNTO DI:

Gruppo25Aprile

LiberaVenezia

Movimento per l'Autonomia Amministrativa di Mestre e della Terraferma - Piero Bergamo

"La voragine di bilancio del Comune ci preoccupa in quanto cittadini, cittadine e contribuenti che saranno chiamati a pagarne il conto e si presta a due chiavi di lettura: 1) Carenze gravi e pluriennali (in termini di gestione e programmazione) delle Giunte comunali degli ultimi anni e/o 2) cecità del Governo nazionale che rifiuta qualunque dialogo con il Prefetto che da quello stesso Governo è stato nominato sette mesi fa, per gestire il commissariamento, e che alla stampa locale ora dichiara: "Se non avremo gli strumenti per risanare il bilancio, non so cosa possa trovare il sindaco che sarà eletto in primavera. RISCHIA DI NON RIUSCIRE A FARE IL BILANCIO E DI RIMETTERE LA CITTA NELLE MANI DI UN COMMISSARIO".

In entrambi i casi il disastro porta la firma di un partito ben preciso, che guida il Governo italiano e si candida a guidare anche la Regione. In entrambi i casi a farne le spese saranno i cittadini, i dipendenti comunali e i contribuenti, sotto forma di stangate fiscali, decurtazioni salariali, aumenti tariffari e tagli al trasporto locale.

Riteniamo indispensabile, da parte del governo, l'attuazione di una soluzione di emergenza, profondamente convinti, però, della necessità di un netto cambio di rotta della gestione comunale, affinché situazioni di tale gravità non abbiano più a ripetersi in futuro.

Ci appelliamo quindi al buon senso di quel partito che a Roma detiene le chiavi del problema e dichiariamo che se una via di uscita non venisse trovata nelle prossime 24 ore sarebbe inutile, ipocrita e anche ridicolo chiedere, a noi come ad altri movimenti trasversali alle forze politiche, di votare per quel partito nella tornata elettorale di maggio, che riguarda anche la Regione Veneto.

Al Governo italiano vogliamo infine ricordare che Venezia è capoluogo di una Regione che al "patto di stabilità", origine del dissesto, paga già un conto annuale pari a 18,2 miliardi di euro, che si traduce in 3.733 euro conferiti da ciascun residente ("residuo fiscale"). Forse qualche diritto di essere trattati con maggior rispetto i cittadini del Comune di Venezia, più che i politici, se lo sono guadagnato"

Gruppo25Aprile, LiberaVenezia e Movimento per l'Autonomia Amministrativa di Mestre e della Terraferma - Piero Bergamo.

Mestre e Venezia, 15 febbraio 2015

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