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Brugnaro a testa bassa contro la Cgil: "Dice falsità, spaccia rinvii per vittorie nel merito"

Il sindaco attacca una nota del sindacato su turni e indennità: "Nessun dietrofront, premieremo chi fa bene. Va bene tutto, ma dire il falso e farci passare per incompetenti no"

"Spacciano rinvii per vittorie, ma di cosa stiamo parlando? Abbiamo deciso di parlare perché la misura è colma". Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, a testa bassa contro i sindacati. O meglio, contro il volantino della Fp-Cgil in cui mercoledì veniva annunciato il presunto dietrofront del Comune con la riapertura delle trattative per indennità e turni lavorativi a Ca' Farsetti. "Niente di tutto questo - ha sottolineato il primo cittadino, visibilmente contrariato - noi vogliamo puntare sul merito e lo faremo". 

LA NOTA DELLA CGIL CONTESTATA DAL SINDACO

Vicino al sindaco anche gli assessori al Personale, Paolo Romor, e al Bilancio, Michele Zuin, il segretario generale, Silvia Asteria, la dirigente alle Risorse umane, Maria Margherita Fabris, e il legale del'avvocatura civica, Nicoletta Ongaro, che ha seguito la vertenza dal punto di vista legale: "Quella dell'altro giorno è stata un'udienza di mero rinvio - ha spiegato l'avvocato - non si è discusso nel merito. La causa è stata rinviata al 1 marzo 2017. O meglio, si sta parlando di ricorso, perché abbiamo già avuto una decisione favorevole del giudice sui turni della polizia municipale e sull'utilizzo del fondo integrativo non distribuito con accordo sindacale".

"Il nostro è stato un atto unilaterale perché i sindacati hanno abbandonato il tavolo - ha rincarato il sindaco - l'incontro del 25 novembre era già previsto, con o senza giudice. Serve perché le indennità ai dipendenti distaccati del Casinò sono state dichiarate in parte eccessive dall'Aran (l'Agenzia di rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ndr). Stiamo parlando di qualche migliaia di euro. Nessun dietrofront. Bisogna che passi un concetto di chiarezza: siamo persone per bene e coerenti. Sull'integrativo 2017 vogliamo aprire le trattative prima di Natale, ma non smetteremo di puntare sulla meritocrazia. Apriamo le trattative non perché siamo obbligati, ma perché vogliamo farlo".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore Romor: "La Cgil chiede al sindaco di ripristinare la produttività dei lavoratori - ha dichiarato - dimentica però che nel 2016 ci sono vincoli insormontabili. Nel 2017 abbiamo già annunciato che impiegheremo la somma massima prevista dalla legge, ossia 6 milioni 200mila euro lordi. Li suddivideremo premiando il merito".
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Sindaco, assessore, avvocato, dottoressa hanno passato al setaccio il volantino della Fp-Cgil di mercoledi, il cui titolo era netto: "Brugnaro inizia la marcia indietro, di fronte al giudice ha ammesso ciò che la Cgil ha sempre sostenuto". Nel testo vengono indicate 7 presunte falsità: "Io discuto volentieri con tutti coloro che parlano di merito - ha commentato il sindaco - La Cgil, grande organizzazione che ha fatto tanto per l'Italia, deve fare i conti con qualcuno qui in Comune che non si sta dimostrando all'altezza. Dicendo falsità".

Nel mirino finiscono anche le accuse sulle presunte "schedature" del personale ("è un modo di ragionare antistorico", ha dichiarato Brugnaro) e il ricorso di 3 sigle sindacali avverso il decreto del giudice del lavoro a favore della nuova organizzazione dei turni: "Il giudice ha deciso che, siccome c'erano trattative ancora in corso, il ricorso non aveva senso e ha anche dichiarato legittima la nuova gestione dei turni e dei fondi", ha spiegato l'avvocato Ongaro. Il primo cittadino ha risposto anche alle critiche dei sindacati sulle educatrici del Comune: "Noi non stiamo talgliando niente - ha dichiarato - 40 maestre che il primo giorno dell'anno scolastico chiedono permesso perché devono inserire i loro figli a scuola non è normale. Sei un'insegnante. Con la riorganizzazione degli asili abbiamo allungato il servizio di mezz'ora. L'anno scorso, sapendo che sarebbe stato sforato il patto di stabilità, i sindacati avevano chiesto assunzioni preventive, ma significa frodare il bilancio. Anche sui precari: sono da 10 anni in Comune, ma chi li ha tenuti qui così? Noi abbiamo trovato 800 milioni di euro di debito. Perché non ci sediamo e ragioniamo di risolvere finalmente i problemi? Non siamo macchiette - conclude - va bene tutto, ma farci passare per gente incompetente questo no. Non va bene".

LA REPLICA DELLA CGIL - La risposta della Fp-Cgil non si è fatta attendere: "Purtroppo – dichiara Daniele Giordano, segretario generale della sigla a Venezia - il sindaco fa finta di non sapere che il tavolo era stato fissato in Prefettura dentro al percorso di stato di agitazione proclamato dai sindacati. Il tavolo di venerdì doveva essere su questo, come deciso il 3 novembre scorso e casualmente, si fa per dire, il primo punto all’ordine del giorno è stato inviato ieri. Ovviamente oltre a questo il sindaco infarcisce di balle e demagogia la discussione e lo fa attaccando la Cgil che non vorrebbe discutere di merito in Comune di Venezia. Peccato che il sindaco non sappia che a Ca' Farsetti esistono già sistemi di valutazione che giudicano il merito, come ad esempio la valutazione dei genitori, uno dei pochi casi in Italia, del personale educativo. Il sindaco non sa che nel Comune di Venezia esiste il piano della performance che definisce gli obiettivi e che differenzia, sulla base della valutazione, la retribuzione ai lavoratori. Il sindaco non sa che a Venezia le organizzazioni sindacali non si sono mai alzate dai tavoli e che gli ultimi confronti si sono svolti solo grazie all’intervento del prefetto. Il sindaco – rincara la dose il sindacalista - continua a raccontare balle anche sui permessi il primo giorno di scuola delle maestre per accompagnare i loro figli a scuola. Il sindaco, che probabilmente frequenta solo scuole private, non sa che i primi giorni di scuola c’è il percorso di inserimento e i bambini presenti sono molti meno. Brugnaro parla tanto di razionalizzazione e poi ha speso più di 100mila euro per il suo ufficio stampa dimenticando di dire che i dipendenti comunali hanno perso mediamente 200 euro al mese di stipendio. Noi non ci permettiamo di attaccare il sindaco – conclude - ma solo di pensare che il dottor Brugnaro farebbe bene a occuparsi della città e a rispettare i lavoratori, non a spendere risorse pubbliche per fare conferenze stampa che servono solo a fare propaganda e mai a parlare dei problemi della città. Probabilmente al prossimo incontro dovremo aspettarci che ci inviterà, come fatto con lo studente, a “vederci fuori” nel pieno stile da saloon a cui è abituato e di cui si bea tanto".

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