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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Brugnaro: «Grazie a Berlusconi, ma dobbiamo andare avanti. È un altro tempo»

Oggi a Montecitorio la presentazione di Coraggio Italia, alla presenza del sindaco di Venezia, del presidente della Liguria Toti e del deputato Marin. «Vogliamo far sentire a casa chi negli ultimi anni ha votato il meno peggio»

Ciò che non manca a Coraggio Italia, il nuovo movimento politico presentato questa mattina dai suoi capi delegazione nell'aula dei gruppi di Montecitorio, è il coraggio dell'ambizione. C'erano il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il deputato ex Forza Italia Marco Marin. L'obiettivo dichiarato è quello di dar vita ad un movimento che abbia nel pensiero popolare, liberale e riformista la propria casa e «che possa far sentire a casa chi negli ultimi anni ha votato il meno peggio», come puntualizzato da Toti.

Un partito che, come spiegato dai fondatori, «non è comandato da nessuno, perché siamo tutte persone che dalla vita abbiamo avuto molto e vogliamo portare il nostro contributo. Vogliamo ridare alla politica italiana un contenitore che abbia energie che si sommano e non che si combattono». Se una "guida", forse, non c'è, un leader carismatico sembra proprio di sì.

Brugnaro siede al centro dei propri colleghi, interviene per ultimo e risponde con animosità alle domande dei giornalisti. Sul color del logo c'è il "suo" fucsia e a più riprese viene rigraziato da Toti e Marin per la sua partecipazione e la spinta che è riuscito dare per far nascere il movimento. E poi c'è il parallelo con Berlusconi. Il sindaco di Venezia è imprenditore e dirigente sportivo di successo così come il fondatore di Forza Italia, quel partito che, nonostante le smentite, sembra proprio che Brugnaro e soci vogliano rimpiazzare. «Non è questo il nostro obiettivo, - ha  però specificato il primo cittadino lagunare - siamo alleati con il centrodestra, siamo interessati a recuperare quel 31 percento di elettori che sono andati via».

Brugnaro ha ringraziato i quattro politici del Movimento 5 Stelle così come tutti quelli che hanno lasciato Forza Italia - in tutto 25 deputati e 7 senatori - per mettersi in gioco col nuovo partito. «Ci siamo battuti tanto per cambiare Forza Italia - ha detto - ringraziaremo sempre Silvio Berlusconi, ma oggi dobbiamo andare avanti, oggi è un altro tempo, dobbiamo avere coraggio».

L'ambizione del nuovo movimento è quello di «riunire la diaspora dei moderati», lavorando sodo nei prossimi due anni per farsi trovare pronti alle elezioni politiche del 2023. A chi gli chiede se Coraggio Italia potrebbe presentare proprie liste anche per le elezioni amministrative, Brugnaro risponde: «Non è questo il tempo di pensarci. Dobbiamo discutere per fare una macchina inclusiva per l'Italia. È chiaro che noi sicuramente appoggeremo il centrodestra, ma non è detto che presenteremo liste. Su questo punto ci riserviamo comunque di fare delle valutazioni nei prossimi giorni».

Le reazioni locali

Alcuni esponenti della politica locale non sono rimasta a guardare. Dura Monica Sambo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, che commenta: «L’assenza del sindaco a Venezia era già evidente da mesi, se non per le inaugurazioni e i momenti di rappresentanza, e adesso se ne capiscono le ragioni - esordisce - Si è sempre presentato come l’uomo del cambiamento e il suo partito, invece, è frutto del peggiore trasformismo parlamentare con cui recupera deputati da Forza Italia e dal Movimento 5 stelle. Brugnaro si conferma organico e subalterno della destra sovranista. Usare Venezia come un palcoscenico per ambizioni personali? Per questo sì ci vuole un bel “coraggio”».

«E adesso il coraggio lo deve avere il centrosinistra: deve prendere in mano il proprio destino e iniziare a gestirlo e non a farsi passivamente trascinare dagli eventi - sostiene Giovanni Andrea Martini, consigliere del gruppo "Tutta la città insieme!", dopo il percorso politico intrapreso dal sindaco Brugnaro a livello nazionale - La salsa fucsia si allarga e tutto succede sotto lo sguardo attonito del Pd con l’ammiccamento evidente di Italia Viva: bisogna invece lavorare per far emergere limiti, interessi e contraddizioni della politica brugnariana. I modi affabili del sindaco non devono incantare: sappiamo come sotto la maschera piaciona albergano modi e obiettivi padronali. Se a livello nazionale la situazione appare molto nebulosa – continua Martini - a livello locale occorre una scossa importante. Se il centrosinistra locale non si attiva su questo, le elezioni comunali che, con tutta evidenza si svolgeranno entro il 2023, non potranno lasciare che macerie. È importante iniziare la costruzione di un percorso che porti alle primarie come sintesi di idee e persone. L’unica possibilità è ricostruire quel tavolo che è saltato un anno prima delle ultime amministrative. Coraggio Pd e coraggio Venezia».

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