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Ca' Farsetti e Finanza a caccia dei "furbetti" delle agevolazioni comunali

Stamattina siglata un'intesa che aumenterà i controlli nei confronti di quanti usufruiscono di sconti o tariffe ridotte. Il direttore generale Agostini: "Vogliamo una società equa"

“E' un dovere morale oltre che un interesse dell'amministrazione individuare i 'furbetti' che approfittano dei servizi comunali non pagandoli o versando tariffe ridotte di cui non avrebbero diritto”. Così si è espresso stamane il direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini, in occasione della firma del Protocollo d'intesa tra Comune e Guardia di Finanza, che dai prossimi giorni controllerà le posizioni del reddito e del patrimonio di coloro che usufruiscono di prestazioni sociali agevolate. Sono intervenuti anche l'assessore comunale alle Politiche educative, il tenente colonnello del I Gruppo della Guardia di Finanza di Venezia, Andrea Tesi.

L'accordo prevede che saranno verificate le posizioni tributarie di chi utilizza sia servizi educativi (rette dei nidi, contributi, borse di studio) che quelli sociali (sussidi, contributi e prestazioni agevolate a che vive in condizioni di svantaggio) e della residenza pubblica (assegnazione alloggi e definizione dei canoni). Pertanto saranno attivate verifiche individuali e a campione, sui nominativi che la stessa Amministrazione comunale si impegna a fornire, e per i quali ci siano fondati dubbi rispetto alla veridicità della dichiarazione.

“Non possiamo tollerare che prestazioni siano destinate a chi non ne ha diritto - ha sottolineato Agostini - una società equa passa prima di tutto per il rispetto delle regole e, il mancato o ridotto pagamento delle tasse, ruba risorse a chi ne ha estremo bisogno. Ho ancora un preciso ricordo di un episodio avvenuto 39 anni fa, quando nella mia scuola fu assegnata, ingiustamente, la borsa di studio al figlio di un noto professionista. Per questo ritengo che il lavoro con la Guardia di Finanza, con cui c'è una lunga collaborazione con la nostra Polizia Municipale, non possa che portare a risultati interessanti.”

Il welfare del Comune di Venezia - ha precisato l'assessore alle Politiche educative - ha caratteristiche di eccellenza, sia per il numero, ad esempio, degli asilo nido, di gran lunga superiore a quello delle altre realtà regionali, che per la qualità didattica e per le tariffe degli stessi, che mediamente sono la metà di quelle delle altre città del Veneto. Con queste verifiche, vogliamo accertare, che coloro che utilizzano i servizi gratuitamente o pagando ridotto, abbiamo effettivamente diritto all'esonero o al versamento di tariffe agevolate. Lo scorso anno la Direzione Politiche educative ha svolto 400 controlli su 2000 domande, registrando una ventina di casi privi dei requisiti per accedere ai contributi per libri di testo e borse di studio”. L'assessore ha infine auspicato che la Commissione nazionale Anci Ministero del Welfare di cui fa parte, riveda, per una maggiore equità, alcuni criteri quali i limiti Isee; l'abbassamento a 3 figli, e non più a 4, per essere considerata famiglia numerosa; maggior considerazione nel calcolo del reddito, del patrimonio, anche di quello posseduto all'estero.

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