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Comune commissariato a Spinea. Ultimi saluti del sindaco Vesnaver: «Atto scellerato» VIDEO

Martedì si sono dimessi nove consiglieri. L'accusa reciproca: «Non c'è ascolto né dialogo». Assessori: «Bilancio in ordine, avanzo di un milione e 600 mila euro con piani per 20 milioni». In arrivo il commissario Paola De Palma, viceprefetto di Treviso

«Carissimi concittadini e concittadine di Spinea, la situazione è precipitata con profonda sofferenza dopo mesi, anni di gogna mediatica, lunghi silenzi, ed assenza di collaborazione anche da parte di coloro che ad impegno assunto tradiscono la fiducia manifestata col mandato ricevuto dai cittadini, coalizzandosi sottotraccia con la minoranza ed al solo fine di destabilizzare la mia persona e la figura istituzionale che a diritto ho ricoperto, impedendomi così un azione di governo indirizzata al bene comune. A quattro anni dal mio insediamento sono emerse chiare contrapposizioni celate strumentalmente da motivazioni di natura personale, che mi hanno portato a lavorare in un clima che nulla ha a che vedere con la disponibilità e la collaborazione. Ho provato ad arginare le difficoltà e le contrapposizioni con uno spirito costruttivo e propositivo. È chiaro che non ci sono riuscita». È uno sguardo rammaricato e serio quello della sindaca Martina Vesnaver di Spinea che guarda fisso gli interlocuri seduta al grande tavolo della sala di giunta comunale sapendo che da primo cittadino sarà l'ultima volta a parlare ai cittadini. Martedì mattina nove consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, hanno rassegnato le dimissioni dai loro incarichi politici facendo cadere l'amministrazione e aprendo all'arrivo del commissario, anzi della commissaria che arriverà mercoledì ed è Paola De Palma, viceprefetto di Treviso e più volte commissario prefettizio e straordinario in vari comuni del Trevigiano.

La crisi

Le problematiche, ha detto martedì mattina il Pd, erano ormai insanabili. Prima fra tutte l'accusa che reciprocamente maggioranza e opposizione hanno continuato a imputarsi a vicenda, in questi 4 anni di amministrazione Vesnaver, ovvero quella di non riuscire a parlare con l'avversario politico. Fin qui, dialettica normale. Non fosse che a un certo punto ad addebitare a Vesnaver l'incapacità di ascoltare e interloquire sono stati alcuni dei suoi, che hanno deciso di cambiare appartenenza. A quel punto l'insanabile era già in fase avanzata ed è bastato poi il cavillo di una mozione "irricevibile" il 17 marzo a mandare all'aria le carte in Comune. Vesnaver sulla mozione precisa: «c'era un errore di forma ma non mi sarei mai sottratta a un confronto democratico». Quanto alla minoranza, «potevano far cadere il governo entro il 24 febbraio, evitando il commissariamento alla città e permettendo di andare al voto a maggio». «La prima ripercussione negativa sarà l'impossibilità di partecipare ai bandi per l'assegnazione di fondi - aggiunge il vicesindaco e assessore al Bilancio, Edmondo Piazzi». «Per chi ha tradito non ci sarà più posto accanto a Fratelli d'Italia», dice con forza il giovane assessore allo Sport e alla Cultura Elia Bettin. Quanto è successo, per le forze finora al governo, «è il risultato di una premeditata strategia».

Il bilancio, le opere

«Lasciamo un bilancio sano». Primo punto cardine del resoconto del sindaco e dei due assessori. «Non abbiamo debiti e un avanzo di un milione e 600 mila euro con piani avviati per 20 milioni. Il commissario porterà avanti le linee previste affinché la città non abbia conseguenze da questo atto scellerato. Dico scellerato - continua Vesnaver - perché saremmo andati presto in Consiglio per il volto al Bilancio e per proseguire con i progetti. Per il resto, speriamo fra un anno magari, chi lo sa, di essere qui per il taglio del nastro a riprendere da dove abbiamo lasciato». Tra i lavori finiti ci sono la coibentazione del tetto della scuola Italo Calvino, la rotatoria di piazza Marconi, il rifacimento dei serramenti della sede comunale, diverse opere di asfaltatura, interramento cavi, e opere cimiteriali. Sono in fase di conclusione il rifacimento del tetto della scuola Marco Polo, l'ampliamento della mensa scolastica Anna Frank e la sistemazione del cinema Bersaglieri (acquistato dal Comune).

È stato individuato il progettista i lavori alla nuova scuola media per oltre sette milioni di euro (l'ecocentro avrà una nuova sede e sarà pronto a primavera 2024), e affidato il piano definitivo-esecutivo dell'asilo di via Rossignago, come il progetto di piazza Marconi e piazza Fermi (con le giostre e il riordino del mercato). Si trova in fase di aggiudicazione il centro Belfiore, mentre la questione del distretto sanitario, sottolinea Piazzi, è stata risolta. «Non abbiamo acquistato l'immobile - dice -, sarebbe stato un onere di oltre un milione e duecentomila euro per il Comune. Invece ora paghiamo un affitto concordato grazie al contributo della Ulss». Comprati invece dall'Ater dieci appartamenti in via Cici, da assegnare nei casi d'urgenza a famiglie o donne alle prese con allontanamenti ecc. Partiranno: il nuovo comando di polizia locale per 60 agenti al Villaggio dei Fiori, i lavori in via Matteotti, la rotonda sulla strada provinciale 81 (Fornase-Crea) con la Città metropolitana e la sede nuova della Protezione civile. Il chiosco al parco Nuove Gemme non potrà essere affidato e rimarrà chiuso, la pista di atletica allo stadio Allende è in fase di attesa per i contributi chiesti. «Abbiamo assunto - conclude Vesnaver - 37 dipendenti comunali e ci sono 13 concorsi pubblici aperti. Ultima stoccata del sindaco, «ci sarebbe stato un benefattore pronto a dare sette milioni per la piscina olimpionica coperta a questa amministrazione». Ma forse ora non ci sarà più.

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