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Canoni dei posti acqua, Venezia chiede a Roma una legge ad hoc

Continua la querelle riguardante i canoni demaniali. Soprattutto quelli stipulati prima del 2010. Ugo Bergamo: "Interessati ottomila cittadini"

I rappresentanti dei Comuni della gronda lagunare hanno incontrato questa mattina, al Magistrato alle Acque di Venezia, i parlamentari veneziani. Obiettivo presentare la loro proposta unitaria e condivisa, frutto del confronto anche con lo stesso Magistrato, relativa ai canoni demaniali, con particolare attenzione alle concessioni stipulate prima del 2010 e alle situazioni future, chiedendo loro di interessarsi a livello centrale per giungere a una nuova legge che sancisca la specificità della Laguna di Venezia anche in questo ambito.

"Intendiamo focalizzare meglio - ha spiegato l'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Ugo Bergamo - una questione che riguarda circa ottomila cittadini del territorio lagunare ai quali intendiamo dare tranquillità. Riguardo al pregresso, abbiamo ritenuto che fosse improprio venissero richieste cifre anche cospicue dopo che i concessionari avevano già pagato quanto puntualmente richiesto dal Magistrato e abbiamo quindi ritenuto che l'unica soluzione possibile per evitare il contenzioso fosse quella di effettuare una attività ricognitoria definitiva da parte del parlamento con un provvedimento legislativo ad hoc, che dica che quanto richiesto prima delle richieste di integrazione rimane consolidato. Il secondo aspetto riguarda la nuova definizione dei canoni, articolati in maniera puntuale per tipologia e dimensione delle imbarcazioni". (Ansa)

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