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Riviera del Brenta, la Conferenza dei sindaci punta al riconoscimento come Patrimonio Unesco

Ieri a Villa dei Leoni a Mira il cambio della presidenza da Fossò a Mira. Dopo le amministrative autunnali si va verso l'associazione dei Comuni per poter gestire i fondi regionali e realizzare gli obiettivi e le necessità del territorio

I sindaci degli 11 Comuni della Conferenza della Riviera del Brenta ieri, dopo aver indossato la fascia tricolore a Villa dei Leoni a Mira, hanno ufficializzato il cambio della presidenza. La presidente (e sindaco di Fossò) Federica Boscaro, alla presenza dell'assessore regionale agli Enti locali Francesco Calzavara si è dimessa a favore del sindaco di Mira, Marco Dori. Sarà lui a portare avanti i progetti che a 20 anni dalla sua costituzione, in maniera volontaria, la Conferenza ha contribuito a sviluppare per promuovere lo sviluppo sociale, economico, culturale, sanitario, turistico e ambientale delle terre ricomprese tra il fiume Brenta, sostenendo necessità e richieste di tutta l'area. Ora però si va verso la costituzione della Conferenza in associazione con l'acquisizione della personalità guridica: un fatto che consentirà di gestire i fondi regionali (per il 2021 sono 150 mila euro). Questa "unione" di intenti, interessi e progetti della Riviera accomuna Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Pianiga, Stra, Vigonovo e anche Noventa Padovana, di cui sei (compresa l'amministrazione padovana) vanno al voto questo autunno. Si attende il cambio di amministrazione per procedere definitivamente.

«Un Comune più grande può prendere più facilmente in mano le redini del sistema», ha detto Boscaro ricordando l'impegno del collega scomparso a Dolo il 4 gennaio scorso, il sindaco Alberto Polo, e i tanti progetti avviati o da realizzare in sede di Conferenza dei sindaci. Tra questi il potenziamento dell'ospedale di Dolo, l'iter dell'elettrodotto Terna, la valorizzazione del patrimonio delle ville Venete, il focus sulla laguna del Bacino di Venezia e laguna sud, la creazione dell’Ogd Riviera del Brenta-Miranese "Terre del Tiepolo", il miglioramento dei servizi di trasporto e le ciclovie turistiche.

Con l'approvazione della legge 42 in Consiglio regionale il 18 maggio scorso il passo successivo della Conferenza è quello di diventare associazione, appunto. Come anticipato da Calzavara, ci sarà un funzionario per il coordinamento delle 4 Conferenze: oltre alla Riviera, quella del Veneto Orientale, del Litorale Veneto e del Delta del Po. «Le considero strategiche per promuovere e valorizzare opere pubbliche, attività imprenditoriali, l’ambiente, il paesaggio. Penso al distretto del calzaturiero del Brenta. Serve una visione d'insieme, la sfida è trasferire i 35 milioni di presenze turistiche che abbiamo sul mare nell'entroterra», dice l'assessore regionale. «Mira accetta il passaggio di consegne con entusiasmo. C'è la massima volontà di relazionarci per la valorizzazione dell'area - afferma il sindaco Dori - Vogliamo chiedere alla Regione che sostenga il territorio anche nella manutenzione e il dragaggio delle rive e del corso del fiume». Prossimo obbiettivo: il progetto Cultura 2020-30 per creare all’interno della Riviera il Museo diffuso per la conoscenza della storia del patrimonio storico, geografico e antropologico del territorio, e il riconoscimento di questa area come città capitale della Cultura e Patrimonio dell’Unesco.

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