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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Mestre Centro / Via Palazzo

Insulti dentro e fuori il Palazzo, in arrivo una Giunta di "tecnici" FT-VD

Servono almeno tre assessori per mettere a punto le delibere sui "foghi", sugli orari estivi e sul fondo per i dipendenti comunali. Orsoni: "Non mi ricandido". Bagarre tra maggioranza e opposizione. Clima rovente

Si va avanti fino ai primi di luglio. Almeno questa è l'intenzione del sindaco dimissionario Giorgio Orsoni. Perché servono alcune delibere urgenti per la città, che altrimenti rimarrebbe orfana dei "foghi" del Redentore e, soprattutto, dei nuovi orari estivi Actv (la dirigenza dell'azienda di trasporti pubblici ha già lanciato l'allarme). C'è un problema, però. Una Giunta in questo momento non esiste, e per portare davanti al Consiglio le delibere servono almeno tre assessori perché la macchina burocratica possa mettersi in moto. Inevitabile dunque che il primo cittadino debba nominare e dar vita a una nuova giunta destinata a sopravvivere per pochi giorni. Il tempo di preparare le delibere necessarie e poi togliere il disturbo dando il benvenuto al commissario prefettizio. Perché c'è un'altra gatta da pelare in questi giorni tribolati: manca l'accordo sul fondo per i contributi integrativi per i dipendenti comunali. Che rischierebbero quindi di vedersi tagliare di punto in bianco gli stipendi. Una eventualità che si vuole evitare.

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ORSONI IN MUNICIPIO: "NON MI RICANDIDO" - VIDEO

Prima della seduta di uno dei Consigli comunali più roventi, durante il quale il sindaco ha preso la parola annunciando che, contrariamente a quanto alcuni quotidiani hanno dichiarato, non si ricandiderà, l'ormai quasi ex titolare di Ca' Farsetti ha riunito i capigruppo di maggioranza per esporre il suo piano. Serve l'appoggio dei consiglieri, infatti, per portare a casa le delibere. Nei prossimi giorni, dunque, la nomina dei tre assessori tecnici deputati a redarre le disposizioni da sottoporre poi al voto del Consiglio comunale, che è esordito durante la seduta di lunedì in via Palazzo con uno scambio di accuse di certo non troppo velate tra gli esponenti di Forza Nuova e il consigliere di "In Comune" Beppe Caccia (GUARDA IL VIDEO). Da una parte si è sentito gridare "comunisti assassini", dall'altra "chi vota contro è al soldo della Mantovani". Poi la caciara è degenerata tra accuse e contro accuse, portando alla sospensione della riunione consiliare dopo la votazione sul cambiamento dell'ordine degli argomenti in scaletta. La maggioranza voleva portare in "pole position" la mozione sul commissariamento del Consorzio Venezia Nuova. Servivano i due terzi dei voti favorevoli. Non sono arrivati. Dopodiché sono stati solo insulti e urla, proseguiti all'esterno del palazzo. Dove si sono registrati scontri tra no global e attivisti di Forza Nuova. Tra bengala e lacrimogeni in pieno centro (TUTTI I DETTAGLI).

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Ci sono da registrare anche le parole del primo cittadino Orsoni, che ha ancora una volta allontanato da sé le accuse di finanziamento illecito ai partiti (per cui è in corso l'iter del patteggiamento con la Procura: "Nei giornali sono state dette tante cose - ha dichiarato - in gran parte sbagliate, molte calunniose per le quali ci saranno poi delle conseguenze; tanti romanzi, nella direzione di volermi screditare. Vi voglio dire con assoluta chiarezza, anche per evitare equivoci, anche questi alimentati dalla stampa, che non ho nessuna intenzione di ricandidarmi né con i partiti né senza partiti (a questo punto un boato di parte del pubblico, ndr). Devo dire che questo momento la mia tristezza non riguarda soltanto me. Io credo che questa vicenda, che ha colpito in un modo che ritengo ingiusto, duramente me e la mia famiglia, chi mi è vicino, sia una vicenda che ha colpito gravemente tutta la città. E credo - ha concluso - che con responsabilità si debba prenderne atto facendo quel che è necessario, nell’interesse della città, ma anche sapendo che c’è stato qualcosa che non ha funzionato e che ha determinato una situazione di grave imbarazzo per tutta la città. Il tempo sarà galantuomo e nel tempo capiremo meglio ciò che è accaduto, nel tempo sapremo quel che è successo anche al di fuori di quest’aula”.

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