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Lunedì, 20 Marzo 2023
Politica

In Consiglio si spacca la maggioranza, passa la mozione di Tonon sulla digitalizzazione

Approvato il distributore di idrogeno Eni, la zona residenziale in via Vallenari a Favaro e via Ca' d'Oro a Mestre e la copertura dei cortili negli edifici attigui di Ca' Foscari e Ca' Giustinian. Al via l'acquisto dal Comune delle quote di Venezia Spiagge. Brugnaro: «Stiamo cambiando volto alla città»

Via libera in Consiglio comunale al distributore di idrogeno di Eni in via Orlanda, alla zona residenziale e alla casa di riposo in via Vallenari a Favaro e via Ca' d'Oro a Mestre e alla copertura in vetro dei due cavedi degli edifici attigui di Ca' Foscari e Ca' Giustinian, finanziata dall'Università che l'ha richiesta, la cui volumetria generata ha richiesto il voto in Consiglio. Un dibattito durato più di 8 ore, con i provvedimenti approvati a maggioranza ed emendamenti e mozioni dell'opposizione respinti a suon di voti. Ok anche alla variazione di bilancio, ai 4,5 milioni di contributo che il Comune intende dare con bando alle imprese che hanno dovuto chiudere o sono rimaste senza lavoro per la pandemia. E ok anche ai tre milioni dell'operazione Venezia Spiagge, di cui il Comune diventerà socio unico, non appena si perfezionerà l'acquisto delle quote di Contarini srl, il privato che deteneva il 49% del capitale ma per effetto di una convenzione di trent'anni fa era l'unico a poter decidere.

Il Comune ha voluto cambiare questo stato di fatto a partire dalla modifica allo Statuto e a questo punto, per evitare il ricorso del privato, ha trattato per comprare tutto, con le critiche della minoranza che ha manifestato riserve sulla scelta di destinare questa somma, in un periodo di crisi, all'operazione. Di questo parere anche il consigliere Marco Gasparinetti (Terra e Acqua), che ha presentato un emendamento per correggere la stima dei periti e portare a 2 milioni e mezzo la somma da sborsare per il Comune. Che è stato respinto. Respinta anche la proposta del Pd di riservare una parte del bando da 4,5 miloni alle imprese femminili. Il consigliere Emanuele Rosteghin (Partito Democratico) ha proposto di devolvere 2-300 mila euro per questo, con un bando a parte, mentre la consigliera Cecilia Tonon (Venezia è tua) ha ricordato come le mamme lavoratrici che hanno gestito la Dad (didattica a distanza) a casa abbiano dovuto rallentare la professione per seguire i figli piccoli. L'assessore al Bilancio Michele Zuin ha sottolineato le difficoltà tecniche di differenziare quote e bandi e ha negato la richiesta.

È però della consigliera Cecilia Tonon la prima mozione della minoranza passata a maggioranza in Consiglio, che ha proposto la digitalizzazione degli archivi comunali. D'accordo anche la consigliera Maika Canton di Fratelli d'Italia che aveva chiesto una velocizzazione delle pratiche comunali per gli ecobonus delle ristrutturazioni edilizie, ritirando poi la mozione che si sarebbe dovuta discutere per trovare una soluzione ai ritardi nella consultazione dei documenti, che poteva portare qualcuno ad andare oltre i termini della presentazione. «Invece oggi - ha scritto Tonon - la maggioranza che sostiene la giunta Brugnaro si è spaccata approvando la mozione, legata alla discussione sulla variazione di bilancio, per la digitalizzazione dell'Archivio generale del Comune. Una parte infatti non è online e questo causa continui disservizi, disguidi e ritardi per i cittadini, i professionisti del settore e l’amministrazione. Si possoono utilizzare i fondi del piano Next generation Eu che saranno dedicati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione».

Il Consiglio ha approvato, con 20 voti a favore e 13 astenuti, (tutta l'opposizione si è astenuta), il progetto per la ristrutturazione del punto vendita carburanti Eni per la realizzazione di nuovi impianti per il rifornimento di idrogeno e ricarica mezzi elettrici (attraverso due stalli per la ricarica di veicoli), la costruzione di un locale ristoro e di un impianto di autolavaggio. L'accordo è quello sottoscritto tra Città Metropolitana di Venezia, Eni e Toyota. «L’idrogeno è parte importante del futuro, Venezia deve incoraggiarne ricerca, produzione e utilizzo, in particolare nell’area strategica di Marghera - dice l'opposizione - serve però un chiarimento con Eni sull’uso delle aree libere o liberabili, sulla connessione tra chiusura del cracking e riconversione degli impianti e sul possibile avvio del nuovo Hydrogen Park anche attingendo al Recovery fund. È un po' presto per parlare di rigenerazione green». «Vorremmo sapere quali sono i contenuti del confronto avvenuto tra Eni e l'amministrazione, e per questo qualche settimana fa avevo depositato un'interrogazione sul punto», afferma la capogruppo Pd Monica Sambo.

Per la variante 66 al piano degli interventi a Favaro e a Mestre la superficie di quasi 2000 metri quadri di poprietà Ive, scaduta la destinazione a edilizia poplare, diverrà residenziale con la previsione di una casa di riposo, criticata dal Pd (consigliere Alberto Fantuzzo) che ha ricordato la presenza in zona di altre due molto vicine. In votazione è intervenuto anche il sindaco Brugnaro. «Si rafforza il ruolo di Ive, cioè del pubblico - ha detto - concedendo la possibilità di investire a chi può e vuole farlo, senza lasciare superfici abbandonate da dare agli amici degli amici, come faceva la politica prima (riferimento al Pd) - e sulla rsa - ci sarà grande necessità di assistenza nei prossimi anni - afferma Brugnaro - Ma il Pd si accorge sempre dopo e pontifica. Stiamo trasformando la città, stiamo dando respiro ai progetti urbanistici. I veri conservatori siete voi», si rivolge all'opposizione. La consigliera Sambo replica: «se il sindaco dichiara che abbiamo fatto favori nei permessi di costruire vada in procura e denunci».

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