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Il Consiglio comunale di Venezia torna in presenza

Si era creata distanza anche all'interno della maggioranza per il proseguire dei lavori in videoconferenza. Il 10 novembre la seduta tornerà in sala consiliare a Ca' Farsetti come nel 2019. Le opposizioni appoggiate dal Prefetto avevano lanciato l'ultimatum

«Oggi siamo stati ricevuti dal Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, come firmatari della lettera sul ritorno in presenza del Consiglio comunale, inviata dai gruppi consigliari del Partito Democratico, Verdi e Progressisti, Movimento 5 Stelle, Terra e Acqua, Venezia è tua. Il Prefetto ha confermato la correttezza della nostra posizione, con la quale si chiarisce che in assenza di un nuovo regolamento, al termine della normativa emergenziale, le modalità di svolgimento del Consiglio comunale ritornano a essere quelle ordinarie. Ciò significa che tornano in vigore lo Statuto e il Regolamento e quindi che il Consiglio comunale dal 31 ottobre deve svolgersi in presenza. Ribadiamo la richiesta reiterata più volte alla presidenza del Consiglio comunale, di convocare le prossime sedute dal vivo».

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Mentre i capogruppo e i consiglieri dell'opposizione, Gianfranco Bettin, Marco Gasparinetti, Giuseppe Saccà e Monica Sambo, Cecilia Tonon e Sara Visman rendevano conto dell'incontro della mattina di giovedì con il prefetto è arrivato l'annuncio che il prossimo Consiglio del 10 novembre sarà in presenza. Sono state ascoltate quindi le richieste che anche dalla maggioranza avevano raggiunto la presidenza del Consiglio. «Certo la pandemia ha modificato tutte le nostre abitudini e ha reso accessibili i mezzi della connessione. Confidavamo però in un rapido ritorno dei lavori dal vivo - commenta la capogruppo di Fratelli D'Italia, Maika Canton - La prerogativa della presidenza di riservarsi quando convocare in video e quando no, in base agli argomenti da trattare, per noi è plausibile. Mentre la tutela della sicurezza sanitaria del personale di segreteria e comunale, potrebbe avvenire permettendo a queste figure di collegarsi dal loro ufficio per seguire le sedute. Per noi la modalità del confronto politico deve rimanere quella dal vivo».

I gruppi di maggioranza

La Lega, che aveva partecipato in video al Consiglio del 6 ottobre, collegandosi però da Ca' Loredan-Ca' Farsetti, in segno di protesta, ha ribadito attraverso il capogruppo Riccardo Brunello che «assolutamente i Consigli devono avvenire in presenza, e che spetta al presidente della commissione decidere la modalità della discussione, di volta in volta, e a seconda dell'argomento da trattare. La prossima settimana il Consiglio comunale sarà in presenza, notizia che accogliamo con soddisfazione».

«Mi sono sentita presa in giro in questi ultimi giorni - ha attaccato la consigliera di Forza Italia, Deborah Onisto - Nonostante la fine dell'emergenza e gli annunci della presidenza, la modalità della discussione politica è rimasta quella a distanza. Sono d'accordo che per alcune sedute veloci come un'approvazione di debito fuori bilancio, si possa valutare la videoconferenza. Ma non può essere che il collegamento da casa diventi la regola, mentre la convocazione dal vivo sia un'eccezione. Il prefetto - continua Onisto - ha ribadito che in assenza di un nuovo regolamento vale quello vigente prima dell'emergenza. E se invece parliamo della proposta di nuovo regolamento io dico che è irricevibile e intollerabile perché va nella direzione di istituzionalizzare la seduta in video e rendere discrezionale quella in presenza, addirittura con la scelta dei consiglieri da ammettere. Per me - conclude Onisto - fare il consigliere significa anche incontrarsi, parlare, trovarsi in corridoio e bere un caffè».

La presidente

«Dovevamo completare i lavori nella sala del Consiglio, cosa che è stata fatta - ha detto all'agenzia Dire la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano - I lavori sono terminati 20 giorni fa, ed era in vigore un protocollo sanitario nazionale e comunale che di fatto ci ha vincolato in questi mesi rispetto ai dipendenti. Per la conformazione della sala, per la mancanza di un sistema di areazione, non era possibile fare Consiglio nella sala consiliare. I lavori eseguiti consentono invece ora una modalità mista, con la parte politica in aula e i dipendenti collegati da remoto da un'altra sala. Lunedì avrò una conferenza dei capigruppo e poi, siccome c'è una delibera urgente da approvare entro il 10 novembre, il 10 farò un Consiglio in presenza. Quindi tutto tornerà in presenza ufficialmente».

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