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Crisanti: «Fa orrore vedere vera faccia del potere». Lanzarin: «Basta accuse a sanità veneta»

Continua la querelle tra Crisanti e Regione in merito alla gestione dell'emergenza covid e le intercettazioni dell'inchiesta avviata dalla procura di Padova

«È una cosa che lascia senza parole. Vedere la vera faccia del potere e come viene esercitato fa orrore». Sono le parole rilasciate all'Ansa da Andrea Crisanti, attuale senatore del Pd, dopo aver visto il servizio della trasmissione televisiva Report in merito alla gestione dell'emergenza covid in Veneto e le intercettazioni dell'inchiesta avviata dalla procura di Padova. A colpire maggiormente il professore sono le frasi contenute nelle intercettazioni: «all'intenzione di far male. Questo è il vero problema». «Dovrebbe fare orrore a tutti i veneti - ha aggiunto Crisanti - e forse non solo a loro».

Nelle ultime ore sono stati numerosi gli attestati di solidarietà per Crisanti. Tiziana Basso, segretaria generale della Cgil Veneto ritiene «molto grave quanto emerso nei servizi di Report, ripresi dai quotidiani locali e nazionali, perché evidenziano la volontà da parte del presidente Zaia di danneggiare un uomo di scienza che si è sempre battuto per tutelare la salute e la vita delle persone. Come Cgil, - aggiunge - abbiamo sempre riconosciuto al professor Crisanti i meriti che si è conquistato sul campo: sia quando ha indirizzato le scelte della sanità veneta, sia quando ha avuto il coraggio di contestare, rimanendo sempre sul piano scientifico, una politica di contrasto al covid che aveva abbandonato la linea della cautela».

«Le novità uscite durante la puntata di Report ci lasciano basiti: - dice Maria Teresa Turetta, segretaria Cub federazione del Veneto - non solo per la gravità di quanto riferito rispetto al contenuto delle intercettazioni telefoniche, ma soprattutto per lo squallore umano nonché politico della manovre che avrebbero avuto l'attuale presidente della giunta regionale come fulcro di una campagna denigratoria nei confronti del professore Andrea Crisanti». Per Elena Ostanel, consigliera regionale di Veneto che Vogliamo, e i portavoce Carlo Cunegato e Vania Trolese, «dietro la rappresentazione quotidiana, studiata e costruita scientificamente, di un politico moderato, ci sarebbe un attaccamento ossessivo al potere: questo quanto riportato da Report».

L'assessore Lanzarin contro le accuse

A prendere posizione sulla questione è stata invece l'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. «C’è un’intera categoria di professionisti della sanità fatta di manager, medici, infermieri e altri professionisti che per mesi si è trovata a fronteggiare una pandemia senza precedenti, misurandosi con scelte organizzative, preventive e cliniche di rilevanza estrema per la salute pubblica. - ha scritto in una nota stampa - Questo in una situazione del tutto nuova, in cui lo stesso approccio richiedeva coraggio. L’individuazione precoce di tutti i soggetti positivi è stata la stella polare dell’attività regionale per poter dare risposte tempestive in un’emergenza senza precedenti».

Per Lanzarin, «il nostro sistema sanitario non può essere tenuto sotto scacco da dubbi e da illazioni. Tutte le posizioni sono legittime e rispettabili in democrazia, ma non possono ingenerare confusione nei cittadini, soprattutto se contengono il rischio di arrecare discredito sull’impegno massiccio che la sanità veneta, a tutti i suoi livelli, sta portando avanti da oltre due anni per contrastare il Coronavirus e tutelare la salute pubblica. Un impegno che la Regione Veneto ha fatto proprio da subito».

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