Il ddl per la difesa di Venezia entra nel vivo, la "ripresa" passa anche da qua

Salvaguardare Venezia è un "obiettivo di preminente interesse nazionale". Lo si scrive nel testo del disegno di legge che andrà a riformare la legislazione speciale per la difesa della città e della laguna. Il ddl è stato esaminato stamattina in commissione Ambiente al Senato. Sono undici gli articoli che lo costituiscono, il cui fulcro riguarda la volontà di snellire il peso della burocrazia e di rilanciare economicamente, oltre che socialmente, l'area. All'interno viene previsto un piano generale di interventi per il riequilibrio idrogeologico e morfologico della laguna. Si tenteranno di combattere erosione ed eccessivi livelli di marea. In più è previsto un piano di mobilità per migliorare l'accesso al centro storico e un piano di bonifica e riconversione di Porto Marghera.

Sul versante energetico viene previsto un programma per privilegiare le rinnovabili ed escludere l'energia nucleare, nonché il supporto all'industria legata alla green economy. E' previsto il ripopolamento di Venezia e Chioggia intervenendo per esempio sul risanamento igienico ed edilizio. Inoltre le amministrazioni, per impedire l'esodo, possono regolamentare le destinazioni d'uso degli immobili anche in deroga a leggi nazionali e regionali. Ed è anche previsto il versamento di imposta per i proprietari di un immobile residenziale che risulti inutilizzato da almeno quattro anni senza giusta causa.

Da sottolineare il trasferimento delle funzioni e delle competenze ora in capo al Magistrato delle acque al sindaco di Venezia (in qualità di presidente dell'Ufficio di Piano) e al Consiglio comunale e l'istituzione del parco nazionale della Laguna di Venezia.