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Il Veneto Orientale si fa più grande: Cavallino e Quarto d'Altino nell'area

Modifiche alla legge regionale 16 del 1993: “Iniziative per il decentramento amministrativo e per lo sviluppo economico e sociale" del territorio. Più risorse e potere a pubblici e privati

Modifiche alla legge 16 del 22 giugno 1993: “Iniziative per il decentramento amministrativo e per lo sviluppo economico e sociale del Veneto Orientale”. Sono state approvate dal Consiglio regionale del Veneto martedì 28 gennaio. «Così si fa vero decentramento e si valorizza il suolo dei sindaci», il commento del vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin. 

Ampliamento

I cambiamenti apportati riguardano la nuova perimetrazione dell’area del Veneto Orientale, che ora comprende anche i comuni di Cavallino Treporti e di Quarto d’Altino. Vengono poi ampliati finalità e obiettivi della legge di decentramento amministrativo valorizzando il ruolo della Conferenza dei sindaci, ai quali vengono affidati interventi nel turismo, promozione e valorizzazione del territorio, nell’industria artigianato e commercio. La Regione del Veneto, inoltre, si fa garante, tramite l’istituzione di una cabina di regia, del coordinamento tra la Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale e la Conferenza dei sindaci del Litorale veneto per l'allocazione delle risorse e la programmazione degli interventi tra gli Enti che operano all’interno della stessa area geografica.

Territori omogenei

«La revisione della legge 16 dà nuove prospettive al territorio. Valorizza le peculiarità economico, sociali, ambientali e culturali dell’intera area. Tutto il Veneto dovrebbe prendere esempio - scrive la consigliera regionale del Pd Francesca Zottis dopo l’approvazione del Ddl di ieri pomeriggio - Per la Venezia Orientale si immettono risorse aggiuntive grazie alla capacità progettuale dei pubblici e privati che vivono nel territorio. È indispensabile ragionare sui territori omogenei, vista la continuità di tipo ambientale, turistico, economico e sociale. Questo lavoro - ricorda - è partito da qualche anno e ha visto il coinvolgimento di tutte amministrazioni, indipendentemente dal colore politico. L'estensione della conferenza ai Comuni di Cavallino Treporti e Quarto d’Altino permette di dare maggiori prospettive di finanziabilità ai progetti turistico-culturali, ambientali e sociali che riguardano per esempio la ciclopedonalità e la fluvialità. Si tratta di un organismo flessibile che interagisce con la Città metropolitana, il Veneto e con il confinante territorio friulano».

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