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Doccia fredda per i Comunali: "Il fondo di produttività rimarrà a zero"

Impossibile trasferire i sette milioni di euro del decreto enti locali. Sindaco: "Troveremo altre entrate". Diccap: "Si tutelino almeno gli ultimi"

Non se l'aspettavano neppure loro. E' stata una doccia fredda per i dipendenti comunali il faccia a faccia con il sindaco Luigi Brugnaro e con l'assessore Michele Zuin giovedì mattina. Sul piatto naturalmente il rifinanziamento del fondo per la produttività che per ora è stato azzerato dalla precedente amministrazione del commissario Vittorio Zappalorto. C'era da raggiungere a ogni costo (letteralmente) il pareggio di bilancio, in modo da lasciare al futuro sindaco una situazione di, sia pure debole, equilibrio.

La situazione dopo l'approvazione del decreto enti locali da parte del Governo che ha garantito alla città sette milioni di euro e rotti sembrava essere migliorata, ma fin da subito la riunione ha preso una brutta piega: "Quei soldi potranno essere stanziati solo per voci vincolate", è stato spiegato. Tradotto: il fondo di produttività di quei sette milioni di euro arrivati da Roma non se ne fa nulla. Anzi. Sono una beffa. Perché fino alla fine dell'era Zappalorto tutti a Ca' Farsetti erano convinti che quel decreto enti locali avrebbe almeno in parte mitigato le conseguenze dei tagli. Niente di tutto ciò. Per ora quindi i dipendenti comunali continueranno a fare i conti con buste paga più leggere, finché l'amministrazione Brugnaro non troverà (se ce la farà) delle entrate extra che possano essere utilizzate per i Comunali.

Stesso discorso anche per i 18 lavoratori delle coop che si sono visti non rinnovare l'appalto per i servizi delle biblioteche: "Ci troveremo a settembre e faremo il punto", ha promesso il sindaco Brugnaro durante il suo discorso post-giuramento in Consiglio. "Il servizio bibliotecario non è più possibile per la situazione di bilancio: ho detto oggi ai dipendenti delle biblioteche che avremo appuntamento a settembre per capire se saremo riusciti a trovare risorse per farlo ripartire. Faremo una verifica della situazione anche per tutti i dipendenti comunali". Due mesi di tempo su cui con ogni probabilità le mire di Ca' Farsetti potranno concentrarsi sul turismo: da passeggeri di crociere, aerei e treni potrebbe essere chiesto uno sforzo in più (ma serve il nulla osta da Roma, per nulla scontato): "Oggi ho incontrato i rappresentanti sindacali - ha spiegato Brugnaro - Questi lavoratori pagano per primi le difficoltà di bilancio, con l'impossibilità di trasferire i soldi nel fondo di compensazione. Ora abbiamo davanti a noi due strade: o litigare o collaborare".

Chiara Scarpa, rappresentante del Diccap, il sindacato più rappresentativo a Ca' Farsetti, prendendo atto della situazione chiede che comunque la nuova amministrazione dia dei segnali di apertura soprattutto sul fronte degli ottanta dipendenti a tempo determinato e di chi ha stipendi intorno ai mille euro: "Almeno vengano tenuti in considerazione gli 'ultimi'". Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro per fare il punto della situazione.

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