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Donazzan alle scuole: "Insegnare la legalità per evitare un altro Mose"

L'assessore regionale all'Istruzione chiede l'inserimento di altri tre punti nei programmi formativi: legalità, cultura del lavoro e Grande Guerra

L'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan prende carta e penna e, proprio mentre gli alunni di tutta Italia sono alle prese con gli esami di fine anno, scrive loro a proposito dei temi di legalità e senso civico, “per evitare comportamenti deviati come nel caso Mose”. “La riforma Gelmini – si legge nel testo - ha inserito una importante quanto sottaciuta materia nelle scuole di ogni ordine e grado: 'Cittadinanza e Costituzione'. Per noi più semplicemente si tratta di educazione civica, quell'insieme di insegnamenti e approfondimenti che dovrebbero tendere alla creazione di un senso di appartenenza ad un comune destino, quell'educazione a comportamenti virtuosi che concorrono alla costruzione di una comunità di valori”.

EDUCARE ALLA LEGALITÀ - “Il presidente Luca Zaia – prosegue la Donazzan - si è soffermato diffusamente, analizzando lo scandalo che ha colpito il Veneto, sui correttivi sociali per prevenire comportamenti deviati che, ad esempio nel caso Mose, ha avuto contaminazioni in tutte le articolazioni della società. Solo l'educazione più profonda, a partire dalle giovanissime generazioni, può modificare comportamenti, stili di vita, rispetto delle regole”. “Condivido perfettamente questa considerazione del presidente – dice Donazzan - e aggiungo che continueremo con maggiore forza , con le scuole del Veneto, nella diffusione della cultura della legalità già affrontata con convegni con le forze di polizia, dibattiti, rispetto del protocollo siglato con il Miur”.

PER IL FUTURO - Nei prossimi giorni la lettera circolare dell'assessore Donazzan sarà inviata ai dirigenti scolastici di tutte scuole del Veneto, anche per chiedere di inserire nei piani dell'offerta formativa che presenteranno alle famiglie per il prossimo anno scolastico tre temi legati alla educazione civica: legalità, cultura del lavoro e Grande Guerra. “Sono i pilastri di una educazione civica volta a costruire la comunità a partire dal suo Dna – conclude l’Assessore Donazzan - il Veneto ha una sua identità profonda, ha valori solidi nella sua tradizione, deve ricostruire la sua appartenenza su questi tre pilastri e allora sarà una società solida, impermeabile alle deviazioni”.

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