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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Election day, si decide mercoledì prossimo. Variati: «Probabile 20-21 settembre»

Regionali e Comunali prima dell'autunno, quindi prima di ottobre come da indicazioni del Comitato tecnico scientifico: «Evitare che il clima si raffreddi». Anticipo presentazione liste elettorali

Election day: da giorni il tema della finestra elettorale per Regioni e Comuni che a maggio avrebbero avuto appuntamento con le urne per il rinnovo delle amministrazioni locali, è tornato alla ribalta. Specie dopo l'emendamento Lega per anticipare e riavvicinare quanto più possibilmente il voto alla scadenza naturale di maggio, nonostante l'emergenza coronavirus che ha imposto un rinvio della presentazione delle liste elettorali.

La finestra elettorale di settembre

Questa mattina, sabato 23 maggio, in videoconferenza il sottosegretario al ministero dell'Interno Achille Variati ha riferito le indicazioni del comitato tecnico scientifico sul possibile ritorno del virus in autunno. «Prima che possa esserci una ripresa epidemiologica, che potrebbe essere legata all'abbassamento delle temperature, una data per lo svolgimento in un unico weekend del voto regionale e comunale potrebbe essere intorno alla metà di settembre», spiega. La caduta della settimana di agosto, per garantire il rispetto dei 45 giorni dall'apertura del periodo elettorale, è evitabile «spostando l'election day di una settimana, al 20-21 settembre», ipotizza il sottosegretario Variati. «Occorre garantire salute e democrazia, la salute e la corretta informazione».

Le tempistiche

Qualche giorno fa sull'argomento è intervenuto il governatore del Veneto Luca Zaia per ribadire la possibilità e la necessità, per rispetto alla democrazia, del voto a luglio o ai primi di agosto, «in modo da garantire la presentazione delle liste e il periodo necessario a preparare una campagna elettorale». Andare al voto al metà settembre comporta incappare nella settimana di ferragosto e questo rende «impossibile restare nelle tempistiche necessarie», ha spiegato il presidente.

Il caldo estivo

«Spostando di una settimana l'appuntamento elettorale, dal 13-14 al 20-21 settembre, il problema del ferragosto non c'è più», la replica di Variati oggi. «L'orientamento è che l'intera operazione elettorale si svolga all'interno del mese di settembre, ballottaggi inclusi. Se anche si dovesse sconfinare a ottobre non sarebbe un dramma», per i pochi Comuni che necessitano di eventuale ballottaggio: su oltre 8 mila qualche centinaio potrebbe averne bisogno. Sono 18 milioni i cittadini interessati al voto alle amministrative e regionali, nel 2020. Per Variati: «Il buon senso fa capire che con il caldo oltre i 30 gradi ovunque in agosto e le scuole senza condizionamento d'aria non ci sono condizioni ragionevoli per recarsi al voto». 

La ripresa del Veneto

«Il disegno di legge di conversione del decreto del governo sul voto spetta al Parlamento, che decide la data delle elezioni amministrative, mentre le regioni decidono le regionali - ricorda Variati - Giugno è un mese fondamentale per capire l'andamento epidemiologico e poi serve il tempo per un confronto elettorale. Non c'è nessuno che vuole allontanare le elezioni», continua il sottosegretario. «Chiedo se con tutti i problemi che stiamo cercando di affrontare per le famiglie, le imprese e il turismo sia normale occuparsi della data delle elezioni - Dice il sottosegretario di Stato Andrea Martella - Lavoriamo intanto per far ripartire il Veneto in sicurezza. Non mi pare che gli argomenti di cui parlare siano solo la data delle elezioni o i fondi alle zone rosse. Credo ci voglia davvero un salto di qualità in nome della lealtà istituzionale e della concordia da parte di tutti».
 

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