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Elettrodotto Terna, assemblea a porte chiuse a Spinea: "Non ci informano"

Mercoledì sera si è tenuta una riunione tra espropriati, tecnici della società e dirigenti comunali per spiegare il progetto di costruzione della nuova linea. Comitati e grillini rimangono fuori

Si arroventa il clima attorno all'elettrodotto di Terna, la nuova linea aerea che attraverserà anche il comune di Spinea, tanto che domani il sindaco del paese veneziano Silvano Checchin e il primo cittadino miranese Maria Rosa Pavanello hanno indetto una conferenza stampa comune per chiarire ancora i punti oscuri inerenti a opere di compensazione ed espropri che interesseranno il territorio. Il progetto, presentato già nel 2008, prevede la costruzione di un nuovo elettrodotto tra Dolo e Camin, nel Trevigiano.

Mercoledì sera nel municipio spinetense ha avuto luogo un incontro sul tema, aperto solo ai 72 espropriati, che verranno interessati da procedure di "asservimento, ai tecnici di Terna e ai dirigenti comunali. Nessun'altro. Gli esponenti dei comitati che si oppongono al progetto e del Movimento Cinque Stelle si sono presentati per partecipare, senza successo, facendo andare su tutte le furie il rappresentante grillino Massimo De Pieri: "Un elettrodotto è un'opera i cui effetti, sul territorio, l'ambiente, il paesaggio, interessano tutti - ha commentato - non solo i proprietari delle aree coinvolte, anche coloro che vivono nelle vicinanze hanno il diritto di sapere".

L'obiettivo era di porre a Terna alcune domande, reperibili sul sito del partito capitanato da Beppe Grillo: per esempio come mai "a Spinea, di fronte della realizzazione di 2,1 chilometri di nuovi elettrodotti è prevista la demolizione di un solo chilometro di elettrodotto aereo da 220kV, mentre in comune di Mira a fronte di nuovi 2,3 chilometri sono demoliti 8 chilometri, a Mirano a fronte di nuovi 1,8 chilometri sono demoliti 9,9 chilometri, a Salzano (dove il nuovo elettrodotto non passa) sono demoliti 5 chilometri, a Scorzè (dove il nuovo elettrodotto non passa) sono demoliti 400 metri e a Venezia a fronte di nuovi 9 chilometri sono demoliti 38,8 chilometri".

In secondo luogo perché a Spinea, di fronte a questa situazione, non siano previste opere compensative. Con ogni probabilità proprio per fugare questi dubbi è stata indetta la conferenza stampa congiunta di sabato mattina. "Spinea si è sempre detta contraria al progetto", risponde Terna. Per questo motivo non sarebbe stata avviata alcuna convenzione.

 

ELENCO DEGLI ESPROPRIATI DALL'ELETTRODOTTO

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