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Baretta schiera i 6 per le municipalità: «Mi auguro le liste sospese vengano ammesse»

Centrosinistra e Martini ok Renzo Rivis: Chirignago-Zelarino e Marco Borghi: Venezia-Murano-Burano. Distanza su Favaro-Campalto-Tessera. Tutta la città insieme ricorre al Tar e conferma Chiara Zecchin

Il ricorso per le liste sospese

«Mi auguro che le liste sospese vengano riammesse». Parla riferendosi a quelle di "Venezia è Tua", Pier Paolo Baretta, mentre presenta a Mestre oggi, lunedì 24 agosto, i candidati presidenti delle 6 municipalità. Ma accenna anche a quelle del candidato sindaco Giovanni Andrea Martini, che si è appreso essere state bloccate in tutte le municipalità, dopo la presentazione della documentazione nel fine settimana scorso. «Una delle liste (in corsa in tutte le circoscrizioni) non ha presentato correttamente tutto e avrà tempo alcuni giorni per presentare un eventuale ricorso», scrive sabato il Comune. «Questa mattina - fa sapere Martini - io e due delegati della lista "Tutta la città Insieme" ci siamo recati agli uffici comunali, dove la commissione circondariale per l'accoglimento della documentazione integrativa si sarebbe dovuta riunire. Essendo il presidente della commissione Vittorio Zappalorto la documentazione è stata protocollata in prefettura. L'opportunità di integrazione degli atti - conclude Martini - è stata negata. Si procede ad avviare ricorso nelle sedi opportune (Tar: tribunale amministrativo regionale). 

Il nodo Favaro

Irrisolto resta, per ora, il nodo della candidata presidente per la municipalità di Favaro-Campalto-Tessera: era e resta Chiara Zecchin per Martini, almeno fino a quando non si sarà appreso, fra tre o quattro giorni, l'esito del ricorso al Tar. Se le liste vengono ammesse, lui conferma, resta lei, persona diversa da Roberta Tossato, scelta da Baretta e dalla sua coalizione. «Che le liste vengano confermate o meno - dice Baretta - continueremo a cercare un punto d'incontro sul merito e sul programma». Il fatto è che, dice Martini, «la proposta di Chiara non nasce oggi e continuiamo a proporla come candidata presidente in alternativa a quella di Baretta. Il suo bacino di consenso è nella società civile, non risponde a logiche di partito». I temi sono: la bretella per l'alta velocità ferroviaria da Mestre all'aeroporto, Punta Campalto, la viabilità, il traffico, l'inquinamento. «Ci sono movimenti importanti che sul territorio sono attivi su questi temi e Chiara appartiene all'associazione CriaaVe (Cittadini per la riduzione dell'impatto ambientale aeroporto di Venezia), che quest'anno ha attribuito a Brugnaro il premio motosega d'oro, poiché aveva promesso di non tagliare alberi invece ha gettato altro cemento attorno allo scalo di Tessera».

I candidati presidenti 

Roberta Tossato è un avvocato cassazionista, esperta di diritto minorile ed ex consigliera della municipalità di Favaro. È attiva nella Caritas e nel periodo Covid si è occupata di distribuzione di pacchi alimentari. «Le famiglie - afferma - devono sapere a chi rivolgersi per segnalare le esigenze a chilometro zero. Occorre riportare nelle municipalità gli Urp (uffici di relazione con il pubblico, ora comunali), la funzione sanitaria, le politiche educative, culturali e sportive: collaborare con gli asili nido, le materne, gli istituti scolastici e i gruppi per gli anziani, ma anche curare l'ambiente».

Renzo Rivis, candidato presidente della municipalità di Chirignago Zelarino è uomo di Martini e Baretta, ed è stato in prima linea nella battaglia per il parco del Marzenego. «Bisogna ripensare alle forme della delega alle municipalità rispetto alle amministrazioni - dice - finora esautorate dalle funzioni spicciole, e riportare nel territorio i servizi di prossimità, ripristinando il rapporto con le associazioni che le municipalità avevano». 

Danny Carella è il presidente uscente del Lido-Pellestrina, insegnante di Karate. «Il sindaco Brugnaro disse che non ero stato eletto per protestare ma per amministrare: ora ci riproviamo - dice Carella - perché non mi è stato lasciato fare. La dignità delle isole va rimessa al centro, e così pure le questioni della sanità e dei trasporti. Le immagini dei mezzi pubblici carichi dei giorni scorsi, parlano da sole - afferma - La municipalità deve poter amministrare direttamente il territorio: non può essere che se una associazione sportiva vuol fare un evento, deve andare a Ca' Farsetti a farsi mettere il timbro. Il territorio deve contare».

Flavio Dal Corso è candidato presidente del centrosinistra per Marghera: ex consigliere comunale ed ex presidente della stessa municipalità. «Sul territorio non è stato fatto granché - sostiene -  Con la piscina si poteva partire 12 mesi dopo l'apertura del mercato ortofrutticolo, invece si è atteso 4-5 anni. Vaschette: 5 anni per abbattere l'ultima di 12 palazzine. Potrebbero essere realizzate nuove abitazioni ma lì ad oggi non c'è alcun progetto. Sulla ciclabile di via Trieste per andare a Chirignago, con il cavalcaferrovia attuale, non c'è neanche il disegno approvato, mentre l'inceneritore - dice - è un progetto sovradimensionato a Fusina, che toglie l'attenzione al potenziamento del distretto del riciclo».

Marisa Gruarin è la professoressa di matematica e fisica del liceo Bruno di Mestre, vicepresidente della municipalità mestrina, candidata nuovamente alla presidenza. «Ho il sostegno di 2 candidati sindaci». Sulla Ztl, quindi sul traffico dei mezzi privati in centro, sembra esserci spazio per una rivisitazione compatibile con il commercio, dice Gruarin senza entrare nel merito. Pensa a luoghi per i cittadini, «dove la gente si trova, dialoga, discute. Le municipalità sono le orecchie dell'amministrazione - spiega - anche per come distribuire i fondi. Vorrei la municipalità fosse chiamata Mestre-Carpenedo: io sono rappresentante di questo circolo, Carpenedo Bissuola, dove c'è una grossa concentrazione di scuole e istituti superiori con persone che hanno idee e che potrebbero essere coinvolte dalle municipalità».

Per Venezia-Murano-Burano Marco Borghi, presidente Iveser (Istituto per la storia della resistenza), ha fatto convergere i candidati Martini, Baretta e anche Gasparinetti. «So da dove nascono le municipalità, so che stagione ha portato la politica ad avvicinare il cittadino all'istituzione: è stata una grande conquista nell'avanzamento dei diritti civili - afferma - Ma se le condizioni non cambiano, cosa ne faccio di una barca senza motore?L'associazionismo è volontariato e va dato spazio, servono risposte veloci e far tornare alcuni luoghi storici, San Tomà, San Lorenzo, San Leonardo, luoghi di ritrovo, come quando in biblioteca a San Tomà, dove abito, c'era il fior fiore di tutte le età».

Nelle conclusioni Baretta assicura il dialogo anche con municipalità di segno opposto: «Vanno attribuiti compiti e ruoli, ne discuteremo - dice il candidato sindaco del centrosinistra, facendo cenno ai vigili di quartiere e sicurezza - . Vogliamo piantare più alberi di quelli che il sindaco ha ricordato di aver piantato, senza dire di quelli che ha abbattuto, tramite le municipalità. Ci sarà attenzione all'ambito socio-sanitario. Nel programma vanno supportati i medici di base e raccolte le istanze specifiche dei quartieri, mentre come sindaco chiederò alla Regione di essere partecipe dei presidi sanitari. Il 20 e 21 settembre andiamo a consolidare il primo risultato con turno unico, andando al voto per le municipalità, per realizzare dopo l'obiettivo del sindaco e della giunta», conclude.

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