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Elezioni, Martella: «Zaia concordi la data in Consiglio regionale»

Pd e sinistra: «Lavori d'intesa, non da solo: ci sono milioni di elettori in Veneto». Lui: «Non stiamo decidendo proprio nulla, è il governo che sceglie. Noi convochiamo i comizi elettorali»

«La data delle elezioni non può essere decisa da una sola persona»: il sottosegretario all'Editoria e Informazione del governo Conte II, Andrea Martella, si rivolge al governatore del Veneto Luca Zaia, intervenendo, oggi in videoconferenza, sulle prossime scadenze elettorali in Veneto. «Sia un lavoro d'intesa. Zaia si confronti con le forze politiche in Consiglio regionale». Sono milioni i cittadini chiamati all'appuntamento elettorale regionale, che avrebbe dovuto essere a maggio ma è stato rinviato per l'emergenza coronavirus. «Oggi c'è una cabina di regia con le Regioni per coordinare le scelte - spiega Martella -. Vanno verificate le condizioni sanitarie e di sicurezza. Dopodiché il periodo potrebbe ricadere all'interno di un'ampia finestra temporale». 

Un arco di tempo che secondo Achille Variati, sottosegretario all'Interno, potrebbe cadere fra il 15 settembre e il 15 dicembre. «Venezia - ricorda Variati - è uno dei Comuni che vanno al voto, bisogna pensare di legare le elezioni locali a quelle regionali. Vedremo lunedì», quando il governo dovrà prendere una decisione anche in relazione alle amministrative. «Non vorremmo che tutta la spinta alla ripartenza che il governatore Zaia sta imprimendo fosse dettata da una motivazione di ricerca di consenso», scrive Giovanni Andrea Martini, presidente di Municipalità di Venezia. «

Il governatore Zaia aveva già fatto riferimento, qualche settimana fa, ad alcune date per il voto. Aveva parlato di inizio luglio, compatibilmente con lo stadio di avanzamento dei contagi e della ripartenza, in particolare ritenendo che rinviarle in autunno potrebbe essere un rischio, con un ritorno del virus. Ma oggi il governatore ha liquidato la questione: «Non abbiamo deciso proprio nulla - ha detto - il governo sta decidendo la data. L'esecutivo farà un decreto per le elezioni delle regioni, sono 6, e dei comuni, che vanno al voto. Lunedì esce, si vede qual è la finestra e ne prendiamo atto. Convocheremo un comizio elettorale con decreto. Immagino si sceglieranno la data che vogliono. Non risulta siano venuti a fare altri ragionamenti. Da settimane sto parlando di morti e ricoveri, e c'è chi dice che devo convocare un Consiglio per le elezioni? Di cosa stiamo parlando? Non ho tempo da perdere».

«L’indicazione del presidente della Regione Veneto di indire a luglio le elezioni regionali è sciagurata, e risponde solo alle logiche del proprio interesse partitico. Chiediamo che le risorse che la regione dovrebbe utilizzare per il voto a luglio vengano immediatamente devolute al fondo per l’integrazione salariale delle lavoratrici e dei lavoratori socio-sanitari», scrivono Gabriele Scaramuzza segretario regionale di Articolo Uno e Mauro Tosi, coordinatore regionale Veneto Sinistra Italiana, Liberi e Uguali.

Oggi è prevista una cabina di regia con le Regioni e alcuni Comuni che, «prevede una task force e una road map per pensare a una progressiva riapertura in sicurezza: il rapporto avuto con il governatore Zaia è di massima collaborazione istituzionale, ma Zaia ad esempio non ha mai detto che il Cura Italia ha stanziato 114 milioni di risorse in campo sanitario per affrontare l'emergenza», spiega Martella. Pensa anche alla Zls, il sottosegretario, con le facilitazioni fiscali e i benefici previdenziali che la misura prevede anche per Venezia. «Da mesi la Regione deve attivare le procedure e il bando per farla partire. Ma non c'è ancora nulla», afferma.

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