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Elezioni comunali 2015

Il secondo abbraccio di Brugnaro è con Bellati: "Vicesindaco leghista"

Il candidato di centrodestra al ballottaggio cerca un'asse con Zaia: "Su tanti punti la penso come lui. Profughi? Serve rispettare le regole"

Eccolo il secondo abbraccio della campagna elettorale che precede il ballottaggio tra Luigi Brugnaro e Felice Casson. Se il candidato di centrosinistra ha mantenuto le proprie posizioni decidendo di apparentarsi direttamente con i cittadini, quello di centrodestra si è mosso per conglobare i voti degli altri candidati "graditi" sulla sua persona. Il gap da coprire è di circa dieci punti, e con l'intesa annunciata con Francesca Zaccariotto prima e Gian Angelo Bellati poi, almeno sulla carta (stando ai risultati elettorali di una settimana fa) c'è un possibile sorpasso. Insomma, incertezza fino all'ultimo per capire chi sarà il nuovo sindaco di Venezia.

Lunedì mattina l'accordo con la coalizione che ruota attorno alla Lega Nord (presente alla conferenza stampa anche il segretario provinciale Alberto Semenzato) è stato presentato alla luce del sole: al Carroccio andranno il vicesindaco e due assessorati (anche se sui nomi mister Umana non intende aprire bocca almeno fino a quando non si saprà l'esito elettorale). "Non è una gara a chi si accaparra la poltrona questa - ha affermato Brugnaro - questo è un accordo politico tra gente che vuole effettivamente cambiare questa città. Abbiamo condiviso alcuni punti precisi".

L'apertura alla Lega naturalmente apre anche un dialogo con la Regione e soprattutto con il Luca Zaia bis, specie sulla questione profughi: "Sono tutti essere umani e dobbiamo portare loro rispetto - spiega Brugnaro - ma servono anche regole. Questa gente deve integrarsi e lavorare. Ora non è così". Brugnaro cerca un'asse con il governatore con cui discutere di sanità, turismo e città metropolitana: "Vogliamo discutere con tutti per costruire il miglio Statuto possibile - ha sottolineato - il Governo di questa città sarà composto da persone competenti. E Gian Angelo Bellati è una risorsa molto importante, specie per i rapporti con il Governo e l'Europa".

L'intesa, dunque, come sottolineato anche dal segretario provinciale della Lega Alberto Semenzato, si basa sui temi comuni sviluppati durante la campagna elettorale precedente e questi giorni: dalla sicurezza alla tassazione locale per rilanciare imprese e lavoro, passando per la riorganizzazione della macchina comunale fino al 'si" al referendum, in posizione neutrale, alla eventuale separazione tra Venezia e Mestre. Tra i punti fondamentali anche l'elezione del sindaco della città metropolitana e il bilancio da risanare, visto il deficit di 80 milioni di euro accumulato dalla città. "Ogni decisione - ha detto Brugnaro - sarà presa con chi si è speso in campagna elettorale per cambiare la città e con il contributo dei cittadini sui vari temi per poi fare sintesi e dare un volto nuovo a Venezia e alla sua terraferma nel segno della 'sintonia civica' e contro il partito del 'no' che in questa campagna elettorale si dimostra menzognero e rancoroso".

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