Lista Camera per Sel, si preannunciano ricorsi e dimissioni di massa
Viene contestato il ribaltamento delle primarie deciso da commissione partito di Nichi Vendola. Inoltrato alla dirigenza nazionale un documento sottoscritto già da 160 dei 300 tesserati, tra cui consiglieri e amministratori locali che minacciano di ritornare la tessera
La coordinatrice e il responsabile organizzativo della federazione di Venezia di Sel, rispettivamente Valentina Dascanio e Giorgio Muccio, hanno annunciato il ricorso alla magistratura ordinaria di Roma per ottenere l'annullamento della delibera della Commissione nazionale di garanzia del partito e il ripristino del risultato delle primarie. La decisione è stata presa oggi a seguito delle vicende relative alle primarie di Sel del 30 dicembre nella Circoscrizione Veneto 2, "alla luce del pretestuoso e infondato annullamento del voto popolare in uno dei seggi della provincia di Venezia" che avevano visto vincitori delle primarie alla camera Dascanio e Muccio, la prima nel collegio Veneto 2 con uno scarto di 16 voti sul vicesindaco di San Stino di Livenza (Venezia) Rita Zanutel e il secondo con 130 voti sull'ex sindaco di Mira (Venezia) Luigi Solimini. Questi ultimi però, nella lista per la Camera Veneto 2, hanno scavalcato Dascanio e Muccio che si trovano invece nella quinta e sesta posizione.
"E' stata una decisione assunta con grande sofferenza - ha detto Muccio - presa dopo aver constatato con profonda delusione e amarezza che il lavoro sul territorio portato avanti in anni di difficoltà e sacrifici per far crescere Sel è stato cancellato da logiche di partito estranee allo spirito del partito". Muccio riferisce inoltre che è stato inoltrato alla dirigenza nazionale un documento sottoscritto già da 160 dei 300 tesserati di Sel, tra cui consiglieri e amministratori locali che "hanno dato le loro dimissioni da tutti gli organismi". Di quanto è avvenuto Muccio attribuisce la responsabilità a Vendola e alla dirigenza nazionale.
(ANSA)
