Elezioni, ecco i veneti "eccellenti" che hanno perso il loro seggio a Roma
Tra i nomi illustri l'avvocato bellunese Maurizio Paniz, l'esponente di Centro Democratico Massimo Donadi e l'ex deputato Pdl presentatosi sotto l'egida di Mario Monti, Fabio Gava
Ormai lo chiamano tutti "terremoto" l'esito della tornata elettorale del 24 e 25 febbraio, un sisma politico che ha lasciato senza tetto parlamentare anche veneti illustri. Tra i casi più 'clamorosi' l'esclusione per ora, salvo ripescaggio nelle pieghe del voto, dell'avvocato bellunese del Pdl Maurizio Paniz, terzo in lista alla Camera circoscrizione 2. Assieme a lui devono dire arrivederci a Roma anche Antonio Borghesi, ex presidente della Provincia di Verona, deputato uscente dell'Idv, e Massimo Donadi, cofondatore con Tabacci del Centro Democratico.
Il mancato successo della Civica Monti lascia fuori dal senato l'ex deputato del Pdl Fabio Gava che in contrasto con Berlusconi era passato appunto con il professore. Rimane a casa un altro montiano veneto, Maurizio Fistarol già parlamentare con la Margherita e Pd. Aggrappato alla medesima Civica per Monti resta in attesa di una decisione del capolista Alberto Bombassei, Andrea Causin, una scelta tra vicentini.
Un destino simile a Causin è quello che nell'Udc attende il veronese Stefano Valdegamberi: per entrare in parlamento spera in una rinuncia nella circoscrizione Camera 1 Veneto del ministro Catania, Delusi anche in casa del Carroccio: tra i leghisti che non sbarcheranno a Roma il consigliere regionale Paolo Tosato e Franco Zorzo sindaco di Tombolo. Nulla da fare, infine anche per Raffaele Zanon (Fratelli d'Italia) protagonista del video contro il matrimonio omosessuale. (Ansa)
