L'Italia va al voto per rinnovare Senato e Camera: al via le elezioni 2018 LA DIRETTA
Si vota per tutta la giornata di domenica. Battaglia tra i candidati per accaparrarsi i collegi uninominali. Le informazioni su orari, come si vota e la distribuzione dei seggi
Conclusi i comizi (ben pochi per la verità), terminate le dirette Facebook, sciolte le riunioni "riservate", si è arrivati al dunque. Si sono chiuse le urne per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Lo spoglio tiene banco per una maratona notturna all'insegna dell'incertezza. L'affluenza nel Veneziano sfiora l'80%, ma ciò che conta è il numero di seggi che andranno a partiti e coalizioni.
Code ai seggi per il tagliando antifrode
Se il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, voterà dal Giappone, il presidente della Regione, Luca Zaia, ha votato alle 9 nel seggio di San Vendemiano, nel Trevigiano. Fin da subito, però, si è capito che le operazioni in questa domenica elettorale sono più lente rispetto al passato. A macchia di leopardo arrivano segnalazioni da Jesolo, Dolo e Spinea (per esempio) di code ai seggi per via del tagliando "antifrode" che caratterizza le schede elettorali (ecco come funziona). I controlli rallentano le operazioni, ma sono necessari per garantire un "voto sicuro" (Le segnalazioni di code dei cittadini).
Elettore chiama il 113: "La matita si cancella"
A questo proposito un elettore mestrino ha chiamato il 113 perché ha visto che la matita che gli era stata consegnata si cancellava su carta normale. Gli uomini in divisa sono giunti e l'hanno rassicurato, non senza fatica. Era stata una delle polemiche virali di una delle ultime tornate elettorali.
Tornano le battaglie sul territorio
Battaglia a Roma per capire quanti seggi si accaparrano partiti e coalizioni ma, con la nuova legge elettorale, è anche, se non soprattutto, battaglia sul territorio, visto il ritorno dei collegi uninominali. Lo scrutinio inizia al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.
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La nuova legge elettorale
La nuova legge prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il primo in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: si tratta di quello che ottiene più voti. Con il secondo a ciascuna lista o coalizione saranno assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali.
Come funziona la nuova legge elettorale VIDEO
La distribuzione dei seggi
Battaglia all'ultimo voto nei collegi uninominali lagunari: serve prendere un voto in più degli avversari per conquistarsi la strada verso Roma. Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale perché il suo nome è scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Liste o coalizioni poco importa: sono collegate a un solo candidato. A livello nazionale con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato, i rimanenti (386 alla Camera e 193 al Senato) sono distribuiti con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.
Come funziona la nuova legge elettorale VIDEO
Il tagliando antifrode
Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, il cosiddetto “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto, l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E’ quest'ultimo che stacca il tagliando e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.
Tutte le informazioni sul tagliando antifrode VIDEO
Come si vota
Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate.
Come si vota e gli errori da non commettere VIDEO
I possibili errori: no al voto disgiunto
Non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
Come si vota e gli errori da non commettere VIDEO
I limiti di età
Per l’elezione della Camera (scheda rosa) possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni, per quella del Senato (scheda gialla) possono votare i cittadini ne hanno compiuti 25.
Dove rinnovare la tessera elettorale a Venezia
Esibire la tessera elettorale
Per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi l'avesse smarrita, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, aperti da martedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, dalle 9 alle ore 19, e domenica 4 marzo, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto.