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Referendum Venezia-Mestre

Referendum del primo dicembre: la scheda, il quorum, lo scrutinio

Gli elettori, la divisione cartografica, il quesito

Referendum del primo dicembre per la separazione in due Comuni di Venezia e Mestre, questo il quesito della scheda azzurra:

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Gli iscritti alle liste elettorali del Comune di Venezia sono 206 mila e 553, perché sia valido il voto devono recarsi alle urne 103 mila e 300 elettori, ma essendo un referendum di natura consultiva è stato messo in discussione il quorum per la validità. La partecipazione inciderà indubbiamente sull'esito della consultazione. A Venezia gli aventi diritto sono 72.000: Venezia, Lido Pellestrina, Murano e Burano. A Mestre sono 134 mila: Mestre, Chirignago, Marghera, Zelarino e Favaro Veneto. Se i Sì superano i No, la divisione sulla carta, fra i Comuni, avverrebbe seguendo la gronda lagunare, attribuendo tutte le zone umide e di barena al Comune di Venezia, la terraferma a Mestre. Sabato pomeriggio, alle 16.50, completato l'insediamento di tutte le 256 sezioni elettorali del territorio comunale. Lo rende noto il servizio elettorale del Comune di Venezia.

Voti validi

La validità del voto contenuto nella scheda deve essere ammessa tutte le volte che dalla scheda possa desumersi l’effettiva volontà dell’elettore. Al contrario, è da invalidare la scheda che rechi segno di croce sul lato esterno. È valido il voto espresso con un semplice tratto di matita, tracciato nello spazio destinato all’espressione del voto, anziché con la croce nello spazio stesso. 

Voti contestati

Durante lo scrutinio possono essere sollevate contestazioni sulla validità di qualche scheda, per quanto concerne il voto in essa contenuto. Sull'assegnazione o meno dei voti contestati decide il presidente del seggio, sentiti gli scrutatori. È rimesso, quindi, alla capacità del presidente il compito di ridimensionare ogni eventuale tentativo, da parte di chiunque, di sollevare incidenti o contestazioni senza fondato motivo, tenuto conto che il parere degli scrutatori è obbligatorio ma non è per lui vincolante. Nel verbale andranno riportate le decisioni del presidente che hanno carattere provvisorio, in quanto, a parte le definitive decisioni che vengono assunte dall'Ufficio centrale per il referendum, i voti contestati e provvisoriamente non assegnati vengono ripresi in esame dall'ufficio provinciale per il referendum che decide sull'assegnazione o meno dei voti stessi.

Controllo dello spoglio

Ultimato lo scrutinio, cioè dopo che nell'urna non sia più rimasta alcuna scheda da estrarre, il presidente toglie dalla scatola tutte le schede spogliate e le conta. Poi conta le schede che, durante lo scrutinio, sono state poste da parte perché contenenti voti nulli o voti contestati, provvisoriamente assegnati o non, le schede nulle, le schede bianche e verifica se il totale di tutte queste schede corrisponda a quello che risulta dalle tabelle di scrutinio.

Risultato dello scrutinio

Ultimate le operazioni di controllo dello spoglio il presidente della sezione verifica la congruità dei dati e dichiara il risultato dello scrutinio della sezione, dandone pubblica lettura nella sala della sezione. Infine rimette il tutto al sindaco per il successivo inoltro alla giunta regionale.
 

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