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Nella legge speciale una salvaguardia anche economica e sociale per Venezia

Italia Viva porta al voto in commissione Bilancio un emendamento. Moretto: «Rifinanziamento anche per il supporto alle imprese in difficoltà». Fondi per i Comuni della gronda lagunare. Via le rette dai nidi

L'emendamento presentato da Italia Viva in Parlamento affinché i fondi della legge speciale per Venezia vadano siano usati per la salvaguardia ambientale e socio-economica della città lagunare è stato presentato dell'onorevole veneziana Sara Moretto. «È l’unico emendamento sul tema che arriverà al voto in commissione Bilancio la prossima settimana – ha spiegato Moretto - per cogliere la richiesta condivisa all’unanimità in Consiglio comunale».

I fondi nell'emendamento

Da poco infatti Ca' Farsetti ha raggiunto una sintesi sulla richiesta avanzata dal sindaco, Luigi Brugnaro, per 150 milioni all'anno, per dieci anni. L’emendamento nel dettaglio prevede di stanziare di 160 milioni di euro per il 2021, 150 milioni per il 2022 e 140 milioni per il 2023. Sul totale, ai Comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti sono destinati 128 milioni di euro per il 2021, 120 milioni per il 2022 e 112 milioni per il 2023. La restante quota, pari a 32 milioni nel 2021, 30 milioni nel 2022 e 28 milioni nel 2023, è destinata ai Comuni della gronda lagunare. «Un rifinanziamento che va usato anche per stimolare la salvaguardia dell'economia e delle attività imprenditoriali in difficoltà che hanno bisogno di supporto», ha sottolineato Moretto. 

Rette degli asili

«Ecco come vorremmo rivalutare il ruolo sociale della legge speciale - ha detto il neo coordinatori comunale di Italia Viva, Franco Vianello Moro - prevediamo che una parte dei fondi sia destinata ad azzerare tutte le rette di tutti gli asili nido della città». Anche per la coordinatrice comunale Donatella Schiuma: «non si può lasciare che, passata l’emergenza Covid, torni la monocultura turistica. È imperativo promuovere la convivenza di attività economiche diverse, introdurne di nuove con un occhio particolare a giovani e alle start up. Per quanto riguarda la laguna, servono azioni mirate a far convivere il Mose con le attività economiche, l'artigianato, il commercio, e con la tutela ambientale. Infine, bisogna intervenire sulla questione abitativa, promuovendo ad esempio una gestione pubblica di patrimonio privato estendendo l’accesso agli alloggi anche a fasce diverse della popolazione per ravvivare l’insediamento lagunare».

L'Autorità per la laguna

«Questa struttura di coordinamento, prevista dall'articolo 95 del decreto Agosto, non può essere un organo estraneo al territorio, ma deve essere pienamente inserito nella città e dialogare con le categorie e le parti sociali ed economiche della città, condividendo con il territorio le scelte strategiche e la pianificazione nel tempo», ha ribadito Moretto. «L’accordo in consiglio comunale è stato doveroso - è intervenuta la consigliera comunale Cecilia Tonon di "Venezia è tua" - mi ha fatto piacere l’interesse dell’onorevole Moretto. È un primo passo perché darà ossigeno a Venezia. Auspico che il consiglio comunale anche su altri temi prioritari per la città, come le conche di navigazione, il protocollo fanghi, e il porto, sappia trovare un accordo unanime».

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