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Politica Castello / Riva degli Schiavoni

Niente ordini dalle donne, facchino si licenzia, Sbai: "Siamo al baratro"

La parlamentare di origine marocchina del Pdl è contraria alla decisione di riprendere al lavoro il dipendente, cui verranno impartite le mansioni da un uomo: "Forma di multiculturalismo criminogeno"

"Un episodio di multiculturalismo criminogeno e inaccettabile". Così l'onorevole del Pdl Souad Sbai commenta la vicenda del dipendente egiziano dell'Hotel Danieli, che non volendo prendere ordini da una superiore donna si è prima licenziato per poi tornare e venire riammesso con la garanzia che prenderà direttive da un uomo. "Se accertata - spiega la parlamentare di origine marocchina - questa decisione sarebbe gravissima. Questa è l'Italia che vogliamo? Invece di rispedire questo signore a casa addirittura si asseconda il suo estremismo umiliando per due volte una donna? Dove sono le veterofemministe in questa vicenda?".

La parlamentare mette nel mirino anche le associazioni "femministe": "Nonostante a qualche zelante associazione per i diritti delle donne casualmente sfuggano sempre questi fatti scandalosi - prosegue Sbai - è evidente che siamo alla frutta, al baratro totale. Spacciare poi il salafismo militante per credo religioso - prosegue - è l'ennesimo insulto, visto che questa non è religione, ma estremismo: evidentemente questo signore non sa o non gli hanno insegnato che il Profeta lavorava per Khadija, che poi diventerà sua moglie. L'articolo 3 della Costituzione non si tocca, questo signore lo sappia bene. Nemmeno in Marocco accadono cose del genere e le donne sono capi di banche e di partiti".

La parlamentare annuncia infine di aver presentato un'interrogazione ai ministri Fornero e Riccardi, "affinché facciano chiarezza su questa vicenda, che offende tutte le donne". (ANSA)

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