rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Lido

Ferry boat gratis per le persone invalide che si spostano dal Lido per le cure

La proposta del Partito Democratico regionale presentata a palazzo Ferro Fini per una modifica della legge vigente che vada ad agevolare il trasporto per motivi sanitari

Introdurre una nuova agevolazione tariffaria riservata al trasporto per motivi sanitari delle persone invalide o disabili residenti al Lido e Pellestrina. Questo l’obiettivo della proposta di legge di modifica dell’attuale legislazione regionale sul trasporto pubblico locale depositata dal consigliere regionale del Partito Democratico Veneto, Jonatan Montanariello, e sottoscritta dalla collega Francesca Zottis. La proposta è stata illustrata lunedì nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea regionale.

«Allo stato attuale – ha spiegato Montanariello – l’agevolazione in vigore riguarda le tariffe per le persone ma nulla è previsto per il particolare sistema del ferry boat in cui il titolo di viaggio riguarda anche l’automezzo. È quindi necessaria questa agevolazione per i mezzi che trasportano persone invalide e disabili che si devono spostare per motivi sanitari verso strutture pubbliche o convenzionate e poi ritornare a casa».

Il testo della proposta stabilisce che "sono esenti dal pagamento della tariffa del ferry boat gli autoveicoli quando trasportano persone, residenti nella Municipalità del Lido invalide o disabili, riconosciute dalle commissioni mediche e con grado di invalidità non inferiore al 67% o equiparato, qualora lo spostamento sia motivato da ricoveri, visite mediche, esami diagnostici e terapie in strutture pubbliche o private convenzionate".

Secondo l’esponente dem, «si tratta di un’iniziativa nata dal basso, frutto di sollecitazioni e dell’ascolto di tante persone fragili che chiedono di essere aiutate perchè già appesantite economicamente dalle spese per affrontare le cure sanitarie. Molto spesso il curarsi impone costi aggiuntivi in un momento come questo, segnato da una saturazione cronica delle liste d’attesa e da un conseguente pendolarismo sanitario accentuato. La nostra proposta diventa un modo per tutelare la residenzialità veneziana che non può essere lasciata sola, in balia delle mille difficoltà del vivere quotidiano». Montanariello nota come ci siano casi di persone che ripetutamente devono recarsi all’hub dell’Angelo per fare esami di una stessa impegnativa. «Parliamo di centinaia di euro di spesa. Il pendolarismo sanitario è una vera emergenza, e si incrocia con una carenza di servizi su gomma per i collegamenti tra altre zone del Veneziano come Chioggia, Mira, Campagna Lupia e l’ospedale all’Angelo».

Da qui l'importanza delle Case di comunità, come quella che appunto vedrà la luce al Lido. «La difficoltà - dice in consigliere regionale -  non è tanto quella del reperimento delle risorse per farle bensì quella di riempirle di professionisti, vista la carenza cronica di personale sanitario», su cui non sembrano esserci misure in grado di invertire la rotta. Intanto la proposta di legge prevede di far fronte alla modifica tariffaria inserendo nell’immediato uno stanziamento triennale (2023-2025) di 15 mila euro per ogni annualità.

Sulle isole è interventuto il vicepresidente della Municipalità del Lido (che comprende anche l’isola di Pellestrina), Alessandro Strozzi, che ha evidenziato la necessità di migliorare la qualità della vita in queste realtà. «Le isole - ha detto - hanno una forte peculiarità e richiedono attenzioni specifiche, a partire appunto da quella legata alla difficoltà degli invalidi di uscire per effettuare le visite mediche. Si può e si deve migliorare la vivibilità di queste realtà in decrescita demografica, come d’altra parte tutta la città storica. Questa rappresenta una prima risposta alla necessità di potenziare i servizi». Alla conferenza stampa c'erano i rappresentanti del mondo del volontariato con Auser e i sindacati.

La proposta è stata apprezzata dal segretario regionale della Uil, Francesco Sambo. «Nel nostro intervento - ha ribadito - è stato sottolineato il problema dei finanziamenti al trasporto pubblico locale e al diritto alla mobilità. Poche le risorse che le Regione integra, che sono invece un investimento lungimirante anche in tema di sostenibilità e miglioramento della mobilità cittadina. Abbiamo chiesto che ci sia la priorità di imbarco delle auto nel Ferry, nei casi di fragilità spiegati, almeno alle stesse condizioni di quella dei viaggiatori prenotati». Andrea Scarpa (Filt Cgil Venezia) ha giudicato l’iniziativa come «un passo importante sulla strada della tutela dei servizi e della residenzialità veneziana». Per lo Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, «questa proposta va a sanare una disuguaglianza di trattamento inaccettabile rispetto al resto dei territori».

Sul fronte politico, sono intervenuti il capogruppo dem, Giuseppe Saccà e il consigliere Alessandro Baglioni. «Spesso - afferma Saccà - si parla della specificità di Venezia. Ma l’attenzione autentica si misura in atti e scelte specifiche: questo è un esempio di iniziativa che va a colmare un grave vulnus. Non solo: in questa occasione si dimostra l’importanza del ruolo della Municipalità, come fonte di conoscenza delle esigenze territoriali».

Baglioni ha osservato che «il trasporto pubblico veneziano è in forte sofferenza, a causa di una gestione non ottimale. Questa proposta apre uno spiraglio di sollievo, perlomeno economico, per non poche persone che si devono imbarcare per potersi curare». Infine, secondo Barbara Penzo, consigliera comunale Partito Democratico a Chioggia, «la proposta rappresenta un modello di attenzione alla persone più vulnerabili. E spinge ad allargare la battaglia anche ad altre aree, come quella clodiense. È necessario un duplice pressing politico per ottenere il rafforzamento delle reti dei servizi sanitari e di trasporto pubblico».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferry boat gratis per le persone invalide che si spostano dal Lido per le cure

VeneziaToday è in caricamento